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Lions Senigallia: “Sulla dignità delle donne non si tratta”

Molti spunti di riflessione per il convegno al quale ha partecipato come relatore anche Don Aldo Bonaiuto

Il convegno del Lions Club sulla violenza nei confronti delle donne

“Sulla dignità non si tratta-Violenza sulla donna”. Questo il titolo del convegno organizzato dal Lions Club e dal suo presidente, Arch. Michele Gasparetti, che ha visto come relatori Don Aldo Bonaiuto (Comunità Papa Giovanni XXIII), la psicoterapeuta Prof.ssa Giovanna Curatola, la dr.ssa Milena Pugnaloni dell’ufficio stalking della Questura Senigallia, la dr.ssa Veronica Quagliarini, coordinati dall’avv. Corrado Canafoglia.


Il dibattito ha toccato le varie tematiche, purtroppo di estrema e quotidiana attualità: stalking, femminicidio, violenza fisica e psicologica in famiglia.

100 omicidi di donne per mano di uomini a loro vicini: questo è il dato più brutale su cui riflettere.

Don Aldo Bonaiuto ha sottolineato con forza che una società civile non può ammettere la prostituzione e lo sfruttamento che la caratterizza: tante le storie drammatiche che le tante ragazze, per lo più straniere, vivono ogni notte sulle strade o negli appartamenti della nostre città.

Oltre 9.000.000 son i clienti delle prostitute – sottolinea Don Aldo – e pertanto di fronte a questi numeri occorre un cambio di cultura, per ricordarsi che dietro ad ogni prostituta esiste una storia triste e di emarginazione che non va dimenticata.

La dr.ssa Quagliarini ha rappresentato la difficoltà a reperire nell’immediato un posto sicuro di fronte alla prostituta che cerca aiuto dai suoi protettori: richieste drammatiche di aiuto, che non sempre trovano risposta per mancanza di mezzi e strutture.

La Dr.ssa Pugnaloni ha delineato poi le forme di violenza che subiscono le donne nella loro varie forme , dallo stalking ai maltrattamenti in famiglia, ed agli strumenti di tutela che la legge prevede.

La vergogna, questo è forse l’ostacolo maggiore a rivolgersi alle Forze dell’Ordine per la donna che subisce lo stalking o la violenza: bisogna superare tale muro e denunciare per liberarsi dall’aguzzino, che spesso è una persona insospettabile ai più, ma che dentro le mura domestiche  talora si dimostra un mostro.
Il senso di vergogna – sostiene la prof.ssa Curatola- e soprattutto il senso di colpa, che si insinua nella donna che subisce la violenza, che la porta a consentire all’uomo violento a perpetrare la sua azione, questi sono i sentimenti diffusi che vanno superati per potersi liberare da gioghi che durano anni.
Le violenze contro la donna infatti durano lunghi periodi e sfociano talora in gravi fatti di sangue.

Apprezzati gli interventi del vescovo Orlandoni, che ha ricordato la necessità della centralità dell’essere umano e della necessità di abbattere la culture dell’indifferenza, e della sen. Amati, che ha illustrato la proposta di legge sul femmicidio.

L’incontro, cui hanno partecipato tutte le associazioni di volontariato del mondo femminile senigalliese, ha dato tanti spunti di riflessione e momenti di approfondimento di un problema estremamente diffuso, ma spesso nascosto tra le mura domestiche o nella penombra di una strada.

 

da Lions Club Senigallia

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