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I marchigiani all’estero nel primo incontro della Giornata delle Marche 2012

Nel ricordo di chi vive fuori dell'Italia l'identità regionale che si celebra con la festa

Luca Marconi, Gian Mario Spacca, Almerino Mezzolani hanno illustrato i piani sanitari di area vasta

Come da tradizione, anche quest’anno il Comitato esecutivo del Consiglio dei marchigiani all’estero è il primo appuntamento del programma 2012 della Giornata delle Marche. Il 9 dicembre, alle ore 9.30, nella Sala riunioni dell’Hotel Augustus di Fano, si ritroveranno i rappresentanti designati, appartenenti alle numerose associazioni presenti in tutti i continenti: Franco Nicoletti, vicepresidente, dal Lussemburgo; Javier Pablo Lucca e Gabriela Manetta, dall’Argentina; Maria Stella Trombetta, dall’Australia; Lorena Noè, dal Belgio; Giuseppe Puglisi, dalla Svizzera; Anna Claudia Casini, dall’Uruguay; oltre al presidente del Comitato, Emilio Berionni.

La Giornata delle Marche – afferma il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – che esprime l’orgoglio di appartenere a un’unica grande comunità, non può fare a meno di ricordare i tanti cittadini marchigiani residenti all’estero, molti dei quali figli e nipoti di corregionali che hanno lasciato la loro terra tanti e tanti anni fa per cercare un futuro migliore. Le ricchezze che questi uomini e queste donne hanno portato con sé quando sono partiti si chiamano forza, energia, coraggio e intraprendenza. Sono quelle stesse virtù a cui ora più che mai tutta la nostra comunità deve attingere per superare questo periodo di crisi. Mai come adesso, l’esempio dei nostri predecessori deve essere vivo e fonte di stimolo per ripartire”.

Quello con i marchigiani residenti all’estero – dichiara l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi – soprattutto di seconda e terza generazione, è un momento fondamentale di incontro all’interno della festa che celebra l’identità regionale. Grazie alle associazioni, alla loro capacità di aggregazione, al fatto di fungere da trait d’union tra le comunità marchigiane sparse nei vari Paesi e la Regione, insieme con la capacità di farsi portavoce delle istanze delle comunità di riferimento verso di noi e verso i Paesi ospiti, è possibile creare grandi opportunità per lo sviluppo locale e transnazionale, sia in rapporto all’Italia che ai Paesi esteri, dal punto di vista culturale, sociale ed economico”.

Le associazioni di marchigiani residenti all’estero sono cresciute nel tempo; una forte spinta è stata data dalla Regione. Attualmente se ne contano 72, molte organizzate a loro volta in federazioni. Sono dislocate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Uruguay, USA, Venezuela.

I lavori del Comitato esecutivo occuperanno l’intera giornata del 9 dicembre e proseguiranno la mattina successiva fino alle 12.30. Tra i punti all’ordine del giorno: proposte per i contenuti del Programma triennale degli interventi per i marchigiani all’estero 2014-2016 e Piano annuale 2013.

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