Tagli alla sanità: i sindaci della Valmisa vogliono vederci chiaro
Il 13 dicembre l'incontro col direttore Asur Marche. Il Sindaco di Ostra Vetere: "Serve parlare stessa lingua"
La convocazione della Conferenza dei Servizi chiesta e ottenuta dal Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi per il 13 dicembre e accolta con favore anche dalla senatrice Silvana Amati, riscuote il favore anche di altri sindaci della vallata del Misa. In tal senso vanno le affermazioni del primo cittadino di Ostra Vetere, Massimo Bello, che esprime “soddisfazione per la riunione soprattutto perché il confronto con il Direttore Ciccarelli rappresenterà l’inizio di un confronto sulle politiche socio-sanitarie che interessano anche il nostro territorio vallivo“.
Dal 31 dicembre 2012 infatti il piano di area vasta deliberato dalla Regione Marche per la riorganizzazione delle strutture, delle risorse e del personale verrebbe a compromettere uno dei presidi dell’Area Vasta n.2, quello di Senigallia: la spiaggia di velluto perderà infatti ladirezione medica amministrativa. L’Amati in questo senso era intervenuta per allertare che la soppressione significherebbe di fatto depotenziare l’ospedale di Senigallia.
La cosa non è una novità visto che lo spostamento della sede dell’area vasta a Fabriano aveva già sollevato polemiche per la sua posizione tutt’altro che centrale nel territorio provinciale.
Lo stesso Sindaco Mangialardi, intervistato, si era detto preoccupato per tagli che sembrano ricadere non sull’intera rete sanitaria regionale, ma in particolare sull’area vasta n.2 e, per la precisione, pesantemente sul senigalliese e sulla valmisa. Serve un equo bilanciamento degli interventi che non ricadano solo su qualche porzione di territorio regionale, ma su tutti. Quindi se Senigallia perderà anche la direzione amministrativa, dovrà in qualche modo “guadagnarci” su servizi e personale.
Per questo all’incontro con il direttore generale dell’Asur Marche, Piero Ciccarelli si cercheranno di capire quali sono le direzioni previste nel piano socio-sanitario, di fatto “nascosto” per lunghi periodi alle cittadinanze e “calato” dall’alto dei vertici regionali, ma soprattutto si cercherà di far capire agli stessi vertici che serve un bilanciamento che riguardi tutti e non solo alcuni.
“Il nostro territorio – conclude il Sindaco Bello –, quello per intenderci di Senigallia e del suo hinterland, ha bisogno sicuramente di più attenzione da parte dei vertici regionali, ma ha anche necessità di organizzare meglio e riqualificare di più i suoi servizi e le sue strutture, anche percorrendo strade innovative, che rispondano maggiormente alle nuove esigenze di sanità. Non possiamo permetterci di essere considerati un territorio qualunque, ma un territorio che ha le sue peculiarità e le sue esigenze, che vanno rispettate alla stessa stregua dell’intero territorio regionale. Per questo sulla sanità è necessario che il nostro territorio vallivo parli la stessa lingua“.
Questo fa comprendere la attenzione che la popolazione rivolge ai problemi della Sanità di Senigallia. Che sia allora tutta una partita interna al partito di maggioranza? Fra poco ci sono le elezioni.
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