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Corinaldo, accusato di tentato omicidio e minacce: verrà ascoltato dal Gip

L'uomo si è chiuso in un mutismo assoluto rifiutandosi anche di nominare un avvocato

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Le armi dell'arrestato, poste sotto sequestro dai Carabinieri

Verrà ascoltato nella mattinata del 7 dicembre il 46enne arrestato  due giorni fa con l’accusa di tentato omicidio continuato e aggravato, resistenza a pubblico ufficiale continuata e aggravata e minacce gravi.

S.M., originario della Svizzera ma residente a Corinaldo, è stato fermato dai militari dell’Arma intervenuti su segnalazione di un litigio tra il 46enne e il padre 85enne per via del fatto che non gli sarebbe stata lasciata in eredità la casa in cui vivono.

L’uomo al momento dell’arresto brandiva una martello di 4 kg: dopo un momento di apparente calma dovuto all’intervento dei carabinieri, il 46enne si è scagliato armato ti coltello da cucina, contro uno dei militari.

L’uomo dopo l’arresto si è trincerato dietro un mutismo totale rifiutandosi di voler spiegare l’accaduto alle forze dell’ordine  e anche di nominare un avvocato di fiducia. E’ stato il padre 85enne dell’uomo a riferire ai militari la dinamica dell’accaduto.

La lite sarebbe scattata al rifiuto del genitore riguardo una richiesta  di anticipo sull’eredità  e soprattutto sull”intestazione della casa. S.M., sarebbe andato su tutte le furie minacciando di demolire l’abitazione a martellate, fino all’intervento dei militari e all’epilogo dell’arresto.

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