Corruzione: l’Italia peggiora ancora
Il rapporto annuale di Transparency vede il nostro paese scendere ancora nella non invidiabile classifica
Cambiano i governi, magari aumentano i controlli e si inaspriscono le pene, ma l’Italia resta un paese profondamente corrotto.
Questo almeno è quanto emerge dall’annuale rapporto di Transparency International, che fornisce classifiche sulla corruzione nel mondo: in questa lista poco invidiabile, nel 2012 l’Italia figura al 72° posto (cioè tra i paesi più corrotti), perdendo inoltre tre posti rispetto all’anno precedente.
Il livello di corruzione italiano equivale a quello della Tunisia, ed è nettamente superiore a quello di stati come Francia (22°) e Germania (13°), per non parlare di Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda, che sono considerati i paesi più virtuosi.
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