Senigallia, orari continuati e sosta a un euro: rivoluzione nel commercio in centro
Appello di Mario Fiore per un cambio di mentalità: "Il commercio si deve rimettere in gioco"
Un dato di fatto è evidente, anche sulla scia della questione che si è aperta per la sosta gratis in centro durante le festività: il commercio sta vivendo un periodo molto complicato e per risollevarsi deve cambiare. Viviamo in un periodo difficile e pieno di mutamenti per tutti, e l’unico modo per far rivivere il centro è quello di cambiare il modo di fare commercio, come tenere aperte le attività ad orari continuati e anche dopo cena.
Su questo mi ritengo d’accordo con la CNA. Capisco bene le difficoltà in una scelta di questo tipo, soprattutto per i piccoli imprenditori, ma è necessario evolvere il modo di pensare e l’atteggiamento in questo settore. In questo senso il cambio degli orari di apertura dev’essere vista come una nuova opportunità da cogliere.
Sono i negozianti che devono venire incontro e adattarsi alla clientela ed è necessario un cambio di mentalità per sopravvivere in una realtà come quella odierna. L’operato, com’è stato fatto finora, non basta più e in questo il settore va indubbiamente rivisto a 360 gradi.
Il commercio si deve rimettere in gioco e per fare questo sono necessarie anche nuove inventive, nuove idee, nuove creatività e un nuovo atteggiamento, per rimanere al passo dei tempi. Solo compiendo un vero e proprio scatto in avanti si potrà intravedere un futuro meno nebuloso.
In questo senso faccio un accorato appello perché tutte le attività del centro siano aperte durante le feste ad orario continuato e anche dopo cena con le vetrine vestite a festa e piene di colori, solo cosi il segnale tanto atteso, forte ed importante dato dall’amministrazione, ossia sosta di un euro dall’8 dicembre al 6 gennaio a Piazza Garibaldi dalle ore 13 alle ore 19.30, avrà avuto un senso.
Ora ai commercianti spetta il compito, non facile, di non disperdere questa apertura significativa e mai fatta prima. Questa è la collaborazione che auspico e che serve per far crescere una città intera, senza il muro contro muro e l’abbaiare alla luna che rimane fine a se stesso e che finisce prima di iniziare.
Un grazie sincero va al Sindaco per aver dato il tanto atteso segnale, dando seguito all’impegno preso in Consiglio e aver ascoltato il grido di aiuto di un’intera categoria e questa non è pura e semplice piaggeria ma sono le parole sincere e vere di coloro i quali mi avevano incaricato di fare da tramite e consegnare le firme raccolte al primo cittadino.
Io, nella mia incertezza, mi avventuro a dire solamente un "Bene, tutto può servire a fare brodo". Ma dal dire che i parcheggi, le luminarie, gli orari di apertura anche per 24 h., i red carpet, le vetrine addobbate, ecc sono le nuove idee che aiuteranno in qualche modo a far risorgere il commercio, credo (e spero di sbagliarmi!!)che sia solo una pia illusione. Se i portafogli sono vuoti, così restano, anche se illuminati dalle luci natalizie. Se Non ci sono soldi per le necessità più impellenti, le vetrine addobbate invitano si, ma ad inc....si ancora maggiormente perchè il bambino stringendo la mano ai genitori chiede... "me lo compri papà"? Ed i genitori, in cuor loro, conoscendo la risposta da dare, fanno finta di non aver sentito e... continuano a camminare. Se poi invece, la nostra Politica ed i politici centrali credono che il gravissimo male economico del momento, lo si possa risolvere con 15 gocce di Valeriana ritenendo che tutti ancora credano alla Befana, beh !! allora va bene! Ma facciamo in modo di non far rientrare in queste illusorie speranze anche "Senigallia l'Eccellente in tutto"... o quasi! I nostri Amministratori in tutta questa situazione economica non possono farci nulla anche se a volte vogliono un po' pomposamene darcelo a bere (magari sponsorizzati da false adulazioni... del resto è da capire che non si può sempre andare contro il governo Monti!). Dire di cambiare mentalità ai commercianti, perchè "il cambio degli orari di apertura dev’essere vista come una nuova opportunità da cogliere" rappresenta solo un placebo, oramai però "sputtanato". Se esiste una determinata "impotenza", questa non la si risolve con un cambio di "mano", ma con la sostituzione dell'elemento che questa la determina. Nel nostro caso sono le tasche vuote !!
Qui non si tratta di aspettare babbo natale, la frase che hai scritto ("l'unico rimedio è riempire i portafogli di noi cittadini con i soldi (chi lo fa ? come lo fa? con che soldi?)") deve essere la base per tutti i futuri ragionamenti, e qui Mangialoni o Fiore non c'entrano niente,bisogna salire di grado, e pure tanto. L'unica cosa possibile, a breve termine, poteva essere quella di convogliare gli acquisti verso l'artigianato locale in modo tale da mantenere sollevata la liquidità regionale. Ma l'artigianato è scomparso e fare acquisti in centro significa comunque rivolgersi a qualche "multinazionale da centro commerciale",a parte qualche raro caso. Quindi che fare? Io purtroppo non posso sempre sobbarcarmi gli stipendi di qualche commessa (si lo so c'è anche tanto indotto tra logistica e varie)e per ripristinare il mio potere di acquisto a qualche anno fa uso internet. Da ignorante in materia l'unica strada che mi sento di proporre è quella legata alla gastronomia, CIBO ed affini. è l'unica economia che una realtà come la nostra può sostenere, anche a lungo termine, una realtà declinabile anche alla tanto decantata "vocazione turistica" . In tempo di crisi poi SE MAGNA!
PS: Fiore a parte , è veramente triste vedere i negozi chiusi alle ore 16.00. Ed è ancora peggio (nel 2013) sentirsi chiedere i parcheggi gratis, mettete piuttosto una navetta da paese evoluto! e poi, ma non c'entra un (auto-omissis), smettete di comprare cellulari da 600 euro!
Incominciamo a guardare gli altri paesi europei.
La chiusura pomeridiana ad esempio fino alle 16,00 o 17,00 ma che senso ha?
Secondo me non serve a niente questo cambio di orario solo durante le feste, prima che tutti vengano a conoscenza di questa nuova realtà siamo già al 7 di gennaio.
Piuttosto che proporre queste alzate di ingegno del dopo cena, adeguate il sistema, cambiando il modo di fare acquisti, altrimenti chi è abituato ad andare presso i centri commerciali a novembre lo continuerà a fare anche a dicembre.... (al cityper ci sono profumerie, intimo, accessori, alimenti) ditemi perchè uno dovrebbe cambiare? Ma davvero la crisi la si combatte in 15 giorni?
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