“Cosa ti aspetti da questa occupazione?” Questa è la domanda che ha incuriosito gli studenti del Liceo delle Scienze Umane G. Perticari di Senigallia alle prese con l’occupazione che va avanti da lunedì 3 dicembre, così come all’IIS Padovano. Una domanda che si sono posti loro stessi per capire il loro stato d’animo e per farlo capire all’esterno dell’istituto.

“Penso sia giusto occupare, per far capire alla nostra famiglia, ai nostri amici cosa noi proviamo veramente, quali emozioni vogliamo esprimere attraverso la nostra manifestazione pacifica“. “Occupiamo per la distribuzione degli stipendi in modo equo. Lo stato siamo noi ed è questo che la gente non capisce“.
E ancora: “Nonostante il parere di alcuni adulti che ci criticano senza darci l’opportunità di far vedere loro come veramente teniamo al nostro futuro, continueremo a farci sentire e lottare per i nostri sogni ed ideali“.

Manifestazione che segue di alcuni giorni la protesta pubblica di sabato 24 novembre, quando per le strade del centro storico erano scesi gli studenti medi contro la politica di tagli alla scuola pubblica.

Tra i pareri ve ne sono anche alcuni negativi: c’è chi pensa, ad esempio, che l’entusiasmo iniziale verrà sminuito da dissensi e critiche. Ma proprio per smentirle, l’invito che parte da Erica Possanza e Linda Giuliani è rivolto agli studenti degli altri istituti scolastici di Senigallia, perché facciano “sentire la loro voce. Sempre più forte“.

L’occupazione nei due istituti senigalliesi, il Perticari e il Padovano, durerà fino a venerdì 7 dicembre: nel frattempo, è possibile seguire anche su Facebook le attività dei ragazzi divisi tra corsi e lezioni di geografia, cinema, grammatica, musica, igiene, e dibattiti sui temi d’attualità e ovviamente sulla situazione della scuola pubblica.