Tanto pubblico alla Rocca di Senigallia per Orfeo Tamburi
Domenica 2 dicembre presentata la catalogazione delle opere dell'artista, scomparso nel 1994
Pubblico delle grandi occasioni domenica pomeriggio 2 dicembre alla Rocca Roveresca per la presentazione ufficiale della catalogazione della raccolta Orfeo Tamburi, conservata al Musinf, il museo comunale d’arte moderna di Senigallia.
Alla Rocca è stato allestito un itinerario espositivo, che comprende una selezione ragionata delle opere donate negli anni Ottanta da Orfeo Tamburi all’archivio d’arte contemporanea di Senigallia ed una rassegna di dipinti di Orfeo Tamburi delle gallerie Gioacchini di Ancona e Cortina. Come noto Giancarlo Gioacchini presiede la Fondazione Orfeo Tamburi, fondata dopo la morte dell’artista per conservarne la memoria e diffonderne l’opera.
L’itinerario espositivo dedicato a Orfeo Tamburi, che è stato cittadino orario di Senigallia, sarà visitabile per tutto i mesi di dicembre e gennaio, costituendo, come ha sottolineato il sindaco Maurizio Mangialardi, nell’intervento di apertura, la continuazione invernale dell’offerta senigalliese di grandi e qualificati eventi artistici. Infatti durante l’estate 2012 sono stati gli eventi artistici a segnalare statisticamente nelle Marche, i muse senigalliesi, il Palazzo del Duca e la Rocca Roveresca come luoghi di attrazione per un grande numero di visitatori appassionati d’arte, in particolare d’arte contemporanea.
La catalogazione della raccolta delle opere di Orfeo Tamburi, conservate dal Musinf è stata realizzata dal Comune di Senigallia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e ha visto in azione giovani studiosi come Federica Mariani, Alessio Cinti, Francesca Cavallari, Laura Coppa. L’assessore alla cultura Stefano Schiavoni ha ringraziato quanti hanno collaborato al progetto di catalogazione ed al progetto dell’ itinerario espositivo nel quale è stata inserita l’esposizione di un gruppo di dipinti messi a disposizione dalle gallerie Gioacchini, con una panoramica delle opere del periodo romano e di una suite di ritratti eseguiti da Tamburi, tra i quali quello del pittore Luigi Montanarini.
Commosso e ricco di annotazioni è stato il ricordo di Orfeo Tamburi offerto da Giamcarlo Gioacchini, la cui testimonianza è stata inserita anche nel video, che accompagna l’itinerario e si compone di interviste, curate da Jonhatan Compagnucci ed una rassegna di immagini della raccolta Tamburi di Senigallia, curata da Alfonso Napolitano. Il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf ha segnalato come Orfeo Tamburi fosse stato il punto di riferimento costante nei rapporti con i grandi maestri, che avevano dato il via al progetto costitutivo del Musinf di Senigallia, dove era stato più volte con Ernesto Treccani, Virgilio Guidi e Pericle Fazzini, incontrando l’allora sindaco Giuseppe Orciari.
Tra le opere esposte i dipinti donati da Tamburi al Musinf, che erano stati esposti alla Biennale di Venezia del 1952 ed alcune lastre incise da Tamburi, restate inedite a causa della morte del grande artista.
Lunedì 3 dicembre l’assessore Schiavoni ed il prof. Bugatti sono stati a Basilea e Lorrach per incontri con i direttori dei musei di varie nazioni nell’ambito di un programma europeo che vede il coordinamento del Comune di Senigallia. Venerdì prossimo 7 dicembre incontreranno poi a Senigallia il direttore del Museo toscano della scultura del Novecento, per l’allestimento di una mostra che prevede la presenza di due opere dello scultore senigalliese Alfio Castelli, che fu tra i protagonisti della plastica italiana del secondo Novecento. Il giorno 12 dicembre ci sarà al palazzo del Duca la presentazione del libro del fotografo Pinarello, presentato da Gillo Dorfles, dedicato all’esperienza di Paolo Barozzi, collaboratore di Peggy Guggenheim.
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