Una vittoria netta, per ammissione dello stesso sconfitto Matteo Renzi, quella di Pier Luigi Bersani al ballottaggio delle elezioni primarie del centrosinistra, che lo incoronano candidato premier alle Politiche del 2013. Una vittoria frutto in parte anche della riconquista delle Marche, dove a sorpresa era secondo dopo il primo turno.

Percentuali più basse per il vincitore nelle Marche, rispetto a quelle nazionali che parlano del 60,9% delle preferenze raccolto da Bersani, contro il 39,1% di Renzi, che perde in tutte le regioni esclusa la sua Toscana, ma che comunque evidenziano un distacco indiscutibile nella nostra regione: 54,6% contro 45,3%, con i territori delle province di Ancona e Ascoli Piceno, già “acquisiti” al primo turno, che riconfermano Bersani, a cui si affiancano anche le altre tre province, che una settimana prima avevano premiato Renzi.

Solo lo scrutinio nella provincia di Fermo si risolve all’ultimo, con Bersani che chiude avanti di una settantina di voti, mentre Macerata e Pesaro-Urbino ribaltano nettamente l’esito del primo turno, scegliendo decisamente Bersani.

Se la provincia di Ancona parla del 58,30% totalizzato da Pier Luigi Bersani, contro il 41,70% di Matteo Renzi, il comune di Senigallia si presenta come “un po’ più renziano”. Gli elettori senigalliesi si sono infatti espressi con un 57,7% per il Segretario PD e un 42,3% a favore del Sindaco di Firenze.

A Senigallia, analogamente a tutta Italia, si è registrato un calo dei votanti di circa 280 unità: circa il 9% di decrescita rispetto al turno precedente che vedeva impegnati i cinque candidati della coalizione, Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci.