Mangialardi sul Consiglio Comunale: “E’ andato in scena il teatrino della politica”
"Ci si sarebbe aspettato dai consiglieri di opposizione idee alternative e invece nulla di tutto questo"
Sono rimasto francamente sconcertato dall’andamento delConsiglio Comunale di mercoledì 28 novembre 2012).
È stata l’apoteosi del teatrino della politica, un susseguirsi di richieste di dimissioni di assessori presentate dalle minoranze, di uscite dall’aula, di accuse e controaccuse; tutto all’insegna di un dibattito autoreferenziale lontano anni luce dai problemi drammatici che le persone stanno vivendo ogni giorno.
Del resto, basta dare un’occhiata al tempo di discussione delle pratiche approdate in Aula per rendersi conto di questa specie di realtà ribaltata. La proposta di assestamento di bilancio è stata liquidata in una mezz’ora. Eppure era una manovra fondamentale, quella nella quale si doveva cercare di garantire l’equilibrio del nostro sistema finanziario di bilancio, sempre più colpito dalla scure dei tagli del governo centrale.
Era una sorta di prova tecnica di quello che resta il tema centrale per il bilancio di previsione 2013: come riuscire, con 9 milioni e 200 mila euro in meno rispetto al 2012, a non smantellare la rete dei servizi sociali, il sistema di promozione turistica e tutela ambientale, il circuito delle eccellenze culturali costruiti in questi anni.
Ci si sarebbe aspettati dai consiglieri di opposizione idee alternative, proposte anche drastiche, uno “straccio” di visione. E invece nulla di tutto questo è accaduto. Quello che li ha appassionati, inchiodandoci tutti a un dibattito di quattro ore, è stata la richiesta di dimissioni dell’Assessore al bilancio e quindi del Sindaco. Personale comunale, gettoni di presenze: tutte queste spese sono state sostenute dall’Ente per uno sterile dibattito che avrebbe potuto tranquillamente concludersi in mezz’ora.
Ho un enorme rispetto per le prerogative del Consiglio Comunale ma, credetemi, avrei avuto compiti ben più importanti da svolgere nell’interesse dei cittadini di Senigallia.
Se questo è il criterio di scelta delle priorità per la città da parte di certi consiglieri, non lamentiamoci poi se la politica rischia ogni giorno di più di perdere credibilità agli occhi della gente.
L’unica cosa che mi consola (anche se non avevo certo bisogno di una conferma in tal senso, dal momento che ne ero ben consapevole da prima) è la certezza di poter contare su una maggioranza compatta, motivata e ben determinata a farsi carico dei problemi della città.
Voglio nomi, cognomi e foto dei consiglieri che, con il proprio voto hanno dichiarato che legge e statuto non contano un omissis
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