Lettera aperta del sindaco di Senigallia sulla spending review
Mangialardi: "Il grido di dolore di noi Sindaci non può restare inascoltato"
C’è una notizia importante che è stata colpevolmente trascurata dai nostri media: molti sindaci italiani annunciano dimissioni in massa se il governo nazionale, attraverso la legge di stabilità, non restituirà ai Comuni gli strumenti finanziari per far fronte ai bisogni dei cittadini.
Non era mai accaduto prima in un Paese europeo che un pezzo delle istituzioni scendesse in piazza per reclamare i propri diritti, a cominciare dalla revisione delle regole del patto di stabilità e della spending review.
Personalmente avevo già parecchio tempo fa manifestato la mia fortissima preoccupazione per i segni sempre più evidenti della crisi, guadagnandomi in alcuni casi anche la fama di “pessimista cosmico”. I fatti mi hanno purtroppo dato ragione, anche se questo non è certo per me un motivo di consolazione.
È una folla di amministratori indignati, delusi, preoccupati per le sorti dei loro cittadini.
Protestano per i vincoli di un patto di stabilità che impedisce anche a quegli Enti virtuosi come il nostro, che avrebbero i soldi in cassa, di finanziare opere pubbliche per ridare ossigeno a un’economia locale sempre più prostrata.
Reclamano una fiscalità nuova e responsabile, che offra reale autonomia nelle scelte degli enti locali in un quadro nel quale i trasferimenti finanziari da parte dello Stato si avviano a scomparire del tutto.
Rivendicano la possibilità di effettuare quegli interventi di manutenzione minimi (ad esempio, sistemare una strada piena di buche) la cui mancanza può causare danni ai cittadini dei quali saranno comunque i Comuni a dover rispondere.
Il grido di dolore di noi Sindaci non può restare inascoltato. I Comuni hanno una grande peculiarità: quella di essere percepiti dai cittadini come loro interlocutori più prossimi, come destinatari diretti dei loro bisogni meno condizionati dalle mediazioni partitiche. È dai Comuni che si può e si deve ripartire per ridare alla politica e alle Istituzioni quella credibilità senza la quale rischiamo tutti di essere travolti da questa ondata di populismo e demagogia.
Per questo chiediamo di avere strumenti finanziari adeguati per cercare di dare risposte ai problemi drammatici dei cittadini, per dar voce alle loro domande, speranze, paure, per garantire i loro diritti. Vogliamo poter svolgere quel ruolo di Autonomie Locali che la Costituzione ci assegna, assumendoci fino in fondo le nostre responsabilità.
La protesta dei Sindaci non è un elemento di folklore ma un fatto che riguarda il nostro presente e il nostro futuro. È chiaro infatti che il famoso sistema Italia non potrà ripartire mai senza il contributo fondamentale degli Enti Locali, posti finalmente nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo istituzionale.
Quante cause sono state intestate contro il Comune di Senigallia?
Una marea.
Perché?
Perché fanno le cose a c...di cane (e di cause il Comune ne perde a raffica).
Se ci sono pochi soldi da spendere, non è solo per i tagli, ma anche (e soprattutto) per la mala amministrazione che dura da sin troppo tempo.
In questo modo verrsnno alla
Luce le male cose fatte di questa
Amministrazione
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!