Il consigliere Paradisi chiede le dimissioni del sindaco di Senigallia
Presentato un o.d.g., riguardante pure l'intera Giunta, che sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale
– Con determina 807 del 9 agosto scorso, l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco del Pd, ha affidato alla società Geomarine srl di Senigallia un incarico per 20 mila euro in due anni per “rilievi batimetrici e topografici e per monitoraggio di un tratto di costa”;
– La società Geomarine srl è di proprietà, tra gli altri, dell’ex capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Lorenzo Magi Galluzzi.
– Addirittura, il dirigente Gianni Roccato che ha firmato l’incredibile determina, definisce la Geomarine srl una ditta “di fiducia dell’Amministrazione comunale”;
– L’ex capogruppo del Pd è socio di Geomarine srl (insieme ad altri due soci) e consigliere delegato della stessa con incarico ricevuto in data 14.04.2011;
– L’incarico professionale alla Geomarine srl è stato affidato senza pubblicazione di un bando di gara ma con affidamento diretto (procedura negoziata);
– In passato (nel 2009) anche la Giunta Angeloni aveva affidato a Geomarine srl incarichi per 40 mila euro circa, anche in quella occasione senza previa pubblicazione di un bando di gara;
PREMESSO INOLTRE CHE
– Con sentenza 630/2012, il Tar Marche, decidendo su un ricorso proposto dall‘imprenditore balneare Massimo Pierantognetti a seguito di una gara di affidamento di concessione di un’area demaniale, condannava l’Amministrazione Comunale di Senigallia per aver illegittimamente favorito l’Associazione “Noi della Cesanella”;
– In particolare, i giudici del Tribunale anconetano stigmatizzando con parole durissime il comportamento illegittimo dell’Amministrazione comunale, condannava il Comune ad assegnare la concessione balneare al ricorrente (che aveva perso la gara) e al pagamento di oltre 4 mila euro tra spese legali e rimborso del contributo unificato;
– I giudici hanno inoltre stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione la quale, vistasi sospendere il provvedimento amministrativo illegittimo di concessione, aveva addirittura annullato la gara per rimettere in gioco l’Associazione “Noi della Cesanella“;
– Ecco le parole testuali dei giudici amministrativi in sentenza: “La revoca non è legittima quando, in assenza di specifiche ragioni, essa costituisce lo strumento per neutralizzare iniziative giurisdizionali poste in essere da uno o più concorrenti e favorire altri concorrenti“. E ancora: “Il Comune è incorso in uno eccesso di potere per sviamento … è evidente che la modifica del bando ha quale unica finalità quella di rimettere in gioco l’associazione ‘Noi della Cesanella’ e consentirle di partecipare alla nuova gara“.
CONSIDERATO CHE
– Le due questioni, così gravi eticamente e politicamente, pongono una vera e propria questione morale cittadina che smaschera l’ipocrisia politica di un ente, fino ad oggi, auto-definito “virtuoso” presentandosi all’opinione pubblica come esempio di “moralità amministrativa”;
– Sulla prima vicenda, non può sfuggire che il sindaco e la Giunta intera hanno violato palesemente lo Statuto del Comune di Senigallia, la norma principe del nostro Comune. Una sorta di piccola “Costituzione” civica alla quale occorre uniformarsi senza se e senza ma.
– Il nostro Statuto (che il sindaco dovrebbe difendere e rispettare come primo cittadino e garante del nostro ordinamento civico in un’ottica di rispetto della legalità e dei principi che la città si è data) stabilisce senza mezzi termini che “al sindaco al vice sindaco, agli assessori ed ai consiglieri comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il comune” (art. 42 Statuto comunale).
CONSIDERATO INOLTRE CHE
– Lorenzo Magi Galluzzi, con un gesto apprezzabile, ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere comunale;
– Altrettanto non hanno fatto sindaco e Giunta travolti da un’ondata di immoralità politica, atteso il fatto: 1) che l’incarico alla società del proprio capogruppo no è piovuta dal cielo ma è stata decisa e approvata dall’Amministrazione Comunale che se ne deve assumere la piena responsabilità senza trovare capri espiatori; 2) che il comportamento dell’Amministrazione comunale nell’affidamento della concessione demaniale ad una associazione che è stata “favorita” per “motivi politici” (per usare le parole del Tar) è di una gravità inaudita e senza precedenti (nel senso che non risultano sentenze che certificano, come in questo caso, il comportamento illegittimo e immorale dell’ente);
– La violazione così palese dello Statuto comunale da parte del Sindaco in persona e dell’assessore competente pone una questione che, oltre a interessare il campo etico e morale, assume un evidente carattere istituzionale in quanto il primo cittadino non è “legibus solutus” ma è il primo che dovrebbe uniformarsi alla Legge della Città;
Premesso tutto ciò, il Consiglio comunale
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
A rassegnare le dimissioni e a rimettere il mandato elettorale nelle mani dei cittadini.
Senigallia lì 22.11.2012
Io gliela darei. I rigori li sbaglia chi non li tira.
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