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Senigallia, al via il 26 novembre il progetto “Punti di vista, spunti di vita”

Gli incontri ideati dalla Caritas Diocesana per approfondire problematiche odierne del territorio

Prostituzione: prostituta in strada di giorno

Parte il progetto “Punti di vista, spunti di vita” ideato e coordinato dalla Caritas Diocesana di Senigallia e dalla Commissione Pastorale sociale. Questa iniziativa prevede la realizzazione di incontri pubblici su tematiche sociali.

Le conferenze in programma analizzeranno le problematiche odierne del nostro territorio, permettendo ai cittadini di approfondire questioni estremamente delicate. Un confronto vero tra individui che vivono il problema quotidianamente. Questi meeting saranno incentrati sulla crisi economica, sul disagio giovanile e sulla piaga della prostituzione.

La Caritas, a tal proposito, negli ultimi mesi ha accolto un numero sempre maggiore di richieste di aiuto di giovani extracomunitari costretti a mendicare e a rubare per sopravvivere e di giovani donne finite nel terribile tunnel della prostituzione. Il dato allarmante degli ultimi mesi riguarda soprattutto il “giro” della prostituzione. Troppe ragazze, molte delle quali nate e cresciute nel nostro territorio, scelgono di mettere in vendita il proprio corpo per mantenere la propria famiglia in un periodo economicamente drammatico come quello attuale. Queste piaghe sono, infatti, strettamente legate ad un inevitabile aumento degli indicatori di povertà nella nostra società. Ciò che preoccupa maggiormente gli addetti ai lavori è la difficoltà nel proporre un aiuto concreto alle vittime di questa situazione. La maggior parte degli individui, dopo un primo contatto, rifiuta qualsiasi coinvolgimento e ogni tipo di aiuto. La Caritas ha l’intento di analizzare dettagliatamente il contesto per contribuire alla risoluzione di questo problema.

Gli appuntamenti previsti dal progetto “Punti di vista, spunti di vita” si terranno presso il Teatro Buon Pastore (Piazzale della Vittoria- Parrocchia Santa Maria della Neve Portone).

Il fenomeno della prostituzione nel nostro territorio” lunedì 26 novembre alle ore 21:00
Interverranno: Don Aldo Buonaiuto – Associazione Papa Giovanni XXIII, Maurizio Mangialardi – Sindaco di Senigallia e Marco Provinciali – Presidente Associazione Free Woman

La Crisi Economica, riflessioni sulle cause e sui mutamenti sociali in atto” lunedì 3 dicembre alle ore 21:00
Interverranno: Alberto Niccoli – Economista e Emanuele Pavolini – Sociologo

La droga e le altre dipendenze tra gli adolescenti: approfondimenti”  lunedì 10 dicembre ore 21:00
Interverranno: Paolo Pedrolli – Direttore Dipartimento Salute mentale di Senigallia, Lorenzo Brocchini – Responsabile Area Dipendenze Patologiche OIKOS e Sonia Sdrubolini – Pedagogista Caritas Senigallia.

Su richiesta i partecipanti potranno compilare una scheda di richiesta per l’organizzazione, nei prossimi mesi, di un ciclo di seminari monotematici gratuiti. Numero minimo richieste 15.

Commenti
Ci sono 5 commenti
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-22 15:04:49
I beniamini del "volontariato sussidiato" da parte del contribuente, fanno ancora gli esperti, nonostante i quattrini della loro "carità" verso i più deboli, non siano i loro bensì quelli del comune e delle amministrazioni. Chiedete alla vostra "mammona" Chiesa Cattolica Apostolica Romana, di rinunciare a quella decina di miliardi di euro di privilegi che si fagocita ogni anno, e sicuramente quel crescente numero di mendicanti, ladri e prostitute, costretti a quegli "spunti di vita", lo vedrete di meno. Cominciate a pubblicare il vostro bilancio associativo, come fanno tutte le associazioni di questo paese, tanto per cominciare. Le vostre case, datele a chi sta in mezzo alla strada, a titolo di gratuito, anzichè farvi pagare l'affitto dal comune di Senigallia. Altrimenti siete un "passaggio" di quattrini che l'amministrazione potrebbe ben evitare, anzichè darsi alle "prebende" solite. La nostra società sarà anche povera, ma mi pare che i vostri amichetti chiusi dentro le mura leonine, abbiano tutti un anello d'oro al dito, o sbaglio? Questo è l'esempio che date. Questa è la vostra coerenza. La società autostrade ha appena risarcito la diocesi con svariati milioni di euro, per aver costruito sui vostri campi. USATE QUELLI per fare la carità. Non i soldi dei contribuenti.
Galuco Glaucoma 2012-11-22 16:28:35
Paul non voglio schierarmi a favore della chiesa ne contro la chiesa ma da parte mia non vedo del male nelle persone che terranno questo incontro..sono persone che passano molto tempo a contatto con una realtà difficile come la povertà…..poi possiamo discutere del lato economico e degli aiuti che la chiesa ha dallo stato..ok..possiamo discutere della ricchezza di vita che circonda parte (e non tutta) della comunità ecclesiastica… qui però pariamo di caritas (e non di chiesa in quanto stato). In questo caso non vedo diversità assolute rispetto a molte altre attività di volontariato…è come dire (secondo me) che la croce rossa italiana (la parte del volontariato) è una organizzazione corrotta e mafiosa solo perchè è una organizzazione che alla fine di tutto fa capo al Governo Italiano (e visto che in Italia esiste la mafia allora il gruppo di volontariato della croce rossa è collusa alla mafia) mi spiego?...parliamo di caritas in quanto organizzazione di volontariato e non di chiesa in quanto stato…poi ti do ragione al 100% che lo stato della chiesa gode di agevolazioni assurde che devono essere tolte assolutamente (EX ICI, ecc ecc) e che la chiesa (in quanto religione) predica in un modo e la chiesa (in quanto stato) vive in modi completamente opposti (vedi la povertà ecc ecc)..ma questa secondo me è una’altra storia!! Non trovi?
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-22 16:56:18
Le persone che fanno parte delle Caritas diocesane italiche, sono una cosa. La Caritas italiana è un'altra. Non ci si può fare belli "cristiani", dicendo che si è vicino ai poveri, che si fa la carità, che si da una casa a chi non ha un tetto sopra la testa, e poi per quell'ospitalità, ci si fa pagare l'affitto dai comuni. Per le cosidette "mense dei poveri" Caritas di Roma, il comune ha una commessa da oltre 10 milioni di eruo l'anno, per capirsi. Dicano lorsignori della Caritas, fino a che punto i soldi che manovrano sono i loro, e quando sono quelli del contribuente. Fino a quel momento, è solo aria fritta, farcita di buoni propositi colmi di ipocrisia.
Galuco Glaucoma 2012-11-22 17:17:25
Si ok...ma quello che voglio dirti è ...qunado dici che Non ci si può fare belli "cristiani"..io mi rifaccio ai volontariati e non alla CHIESA IN QUANTO STATO...mentre tu ti rifai sempre alla chiesa Stato... i 10 milioni di euro che il comune di Roma foraggia alla caritas....li foraggia allo stato non al volontariato!! mi spiego???
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-22 18:19:24
TU ti rifai ai ragazzi ed alle tante persone che fanno volontariato, e sbagli perchè magari non sono loro che si fanno "belli cristiani" agli occhi degli altri con i loro sacrifici. Io mi rifaccio alla Caritas in quanto tale, che propaganda la sua "fondamentale" opera di carità nei confronti dei più deboli, A SPESE DEI CITTADINI. Tra le altre cose, devo aver letto non so dove, che la carità si fà senza sbandierarla. Dov'era??..A si! Nel VANGELO e nella BIBBIA!!!
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