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Successo alla Rotonda di Senigallia per le serate dedicate al gruppo Misa

Riflessioni su Cavalli, Giacomelli, Ferroni e Gambelli

Cuochi Ancona
Il numeroso pubblico intervenuto ad uno degli incontri di Centrale Fotografia

Il “Corso di Fotografia Fano-Pesaro-Senigallia-Corinaldo-Ancona-Fermo nelle immagini, nei luoghi, e nei racconti dei grandi fotografi delle Marche”, organizzato dall’Associazione Centrale Fotografia di Fano, ha fatto visita alla casa dell’indimenticato fotografo Ferruccio Ferroni a Senigallia.

Nel migliore dei modi, si conclude così la fase di studio dedicata alla Scuola di fotografia di Senigallia, che ha seguito quella pesarese dedicata ai fotografi Gaetano Baviera, Carlo Betti, Umberto Dolcini e Paolo Talevi. Lidia Barucca Ferroni, moglie di Ferruccio Ferroni, ha accolto amichevolmente gli oltre sessanta corsisti provenienti da ogni parte delle Marche e i trenta collaboratori di Centrale Fotografia, i quali hanno provato forti emozioni nell’ammirare le fotografie originali e la camera oscura di Ferroni, in cui stampava meticolosamente i propri negativi.

Nelle settimane precedenti si sono svolti tre incontri teorici di rilievo sulla fotografia marchigiana alla Rotonda a Mare, con il Patrocinio del Comune di Senigallia, in cui i corsisti hanno avuto il privilegio di ascoltare importanti relatori come Mina Cavalli, figlia di Giuseppe Cavalli, Simone Giacomelli, figlio di Mario Giacomelli e il fotografo del Gruppo Misa Riccardo Gambelli.

Nella prima serata, dedicata al Maestro Giuseppe Cavalli – che decise di vivere a Senigallia, poiché piacevolmente colpito dal carattere amichevole e allo stesso tempo riservato dei marchigiani – i corsisti hanno potuto ammirare le immagini più significative della sua feconda produzione, che spazia dagli anni Trenta al 1961, anno della sua scomparsa. Daniele Cavalli, responsabile dell’Archivio di Roma, ha collaborato all’evento. Mina Cavalli ha raccontato con grande trasporto emotivo aneddoti legati al padre, e ha commentato con competenza e profonda conoscenza le caratteristiche estetiche e contenutistiche delle immagini, nonché le matrici stilistiche che il Maestro trasmetterà ai fotografi senigalliesi, tra le quali spiccano la trasfigurazione del reale, l’astrazione del paesaggio e il lirismo dei soggetti fotografici.
Secondo incontro dedicato a Mario Giacomelli, forse il fotografo italiano più importante del Novecento, sicuramente il più conosciuto e celebrato in tutto il mondo. Ospite il figlio Simone, responsabile dell’Archivio di Senigallia, il quale con molta generosità e partecipazione emotiva è riuscito nell’ardua impresa d’intrecciare le immagini del padre agli esatti significati poetici e filosofici (superando gli schemi della tecnica e della materia fotografica, già ampiamente percorsi dagli studiosi) fino a carpire il senso spirituale di Mario Giacomelli – espresso in tutto il suo percorso creativo e di ricerca nella fotografia – e a trasmetterlo ad un pubblico partecipe e colpito da questa personale.

Protagonista dell’ultimo incontro alla Rotonda a Mare è stato il fotografo Riccardo Gambelli,l’ultimo testimone della leggendaria Associazione fotografica Misa, fondata da Cavalli nel 1954 a Senigallia. Gambelli ha regalato una serata memorabile, in cui ha commentato tutta la sua produzione fotografica, realizzata in soli otto anni, dal 1952 al 1960, quando appena ventenne e sotto la guida tutelare di Giuseppe Cavalli, era riuscito ad ottenere sorprendenti risultati fotografici che gli permetteranno di ottenere importanti riconoscimenti nei concorsi fotografici nazionali dell’epoca. Gambelli è testimone anche degli esordi fotografici dell’amico Mario Giacomelli, poiché sperimentavano insieme tecniche e stili fotografici diversi, dei quali le fotografie in cui si riprendono reciprocamente, a volte in maniera giocosa e divertita, ne sono l’importante testimonianza. I curatori del corso Marcello Sparaventi e

Paolo Giommi hanno nominato Riccardo Gambelli socio onorario di Centrale Fotografia – per le sue innegabili qualità umane e artistiche e per aver arricchito con il suo lavoro la fotografia autoriale marchigiana – omaggiandolo con un targa.
Conclusa la fase senigalliese, il prossimo incontro teorico si svolgerà a Corinaldo, alla scoperta dello scrittore e fotografo Mario Carafòli, al quale Centrale Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Corinaldo, rende omaggio con un evento al Teatro Goldoni, in cui l’ospite e principale relatrice sarà la figlia, la giornalista Domizia Carafòli.

Avendo ben in mente la profonda lezione dei maestri marchigiani della fotografia, prosegue l’esplorazione da parte di Centrale Fotografia delle Marche – Regione che indubbiamente ha intessuto una relazione feconda con la fotografia autoriale – alla riscoperta di un luoghi magici, ricchissimi di sfumature e contrasti, e amici sinceri dell’obiettivo fotografico.

 

da Marcello Sparaventi

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