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Castelleone, NO della minoranza sulla discarica di San Vincenzo

Il gruppo nutre forti dubbi sui costi del progetto di ampliamento e sul Comitato di vigilanza

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Optovolante - Ottica a Senigallia
L'ingresso della discarica di San Vincenzo

Si rende nota la Dichiarazione di Voto dei Consiglieri di “Insieme per Castelleone”, rilasciata nell’ultimo Consiglio Comunale, durante l’Approvazione Accordo Preliminare di Programma per l’Ampliamento della Discarica di Corinaldo in Via San Vincenzo ed annesso progetto definitivo.Premesso ancora una volta che il Gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” non è pregiudizialmente ostile alla discarica, non di meno dobbiamo di nuovo esternare le nostre perplessità sull’argomento, principalmente per motivi ricollegabili alla conduzione della problematica da parte dell’Amministrazione Comunale.

Come evidenziato fin dall’origine, quello che si contesta sono le modalità con cui si è affrontato l’argomento discarica, erigendo una sorta di velo di mistero attorno ai fatti.

Soprattutto, poi, quello che è completamente mancato, oltre al preventivo coinvolgimento della popolazione su questo delicato problema, è anche un quadro d’insieme dell’intera problematica.

Si è partiti da un ampliamento di soli 4 ettari e si finisce con il trovarci con un ampliamento di circa 16 ettari e solo ora si affronta il problema dei relativi costi, né si è diradata la nebulosa attorno alla sua gestione, anche se almeno ora sappiamo che verrà affidata alla ASA.

Quello che secondo noi è sempre stato il chiodo fisso è proprio l’incognita economica dell’intera operazione, tanto è vero che la stessa Amministrazione Comunale si è trovata sbilanciata ed ha dovuto ridimensionare la propria quota di partecipazione.
Il che già rende più che evidente la leggerezza con cui a Castelleone di Suasa vengono affrontati i problemi politico-amministrativi.

Ma non tutto è oggi risolto, perché per noi un problema ancora permane e lo dobbiamo ribadire ancora una volta: è in grado il Comune di Castelleone di Suasa di affrontare un così gravoso programma, sia dal punto di vista amministrativo che economico? È sostenibile una spesa del genere anche per il futuro, o ci troveremo ad affrontare sempre nuovi ostacoli da superare?

Affrontare una spesa del genere non è certo indifferente per una piccola Comunità come la nostra; se si pensa poi che dal prossimo anno anche il ns. Comune sarà soggetto al Patto di Stabilità Interno, il quale prevede misure di contenimento finanziario, chiediamo nuovamente: avete calcolato appieno dove andremo a finire?

A fronte di una quota iniziale del 50%, per bocca del sindaco solo qualche settimana fa si era parlato di scendere al 35%, risalito oggi al 40%.
Tutto questo sta ad indicare una sola cosa: il Comune di Castelleone di Suasa ha difficoltà ad assumere legittimamente un impegno così gravoso e quindi deve ridurre la quota per restare nei limiti previsti dall’articolo 199 e seguenti del DLgs 267/00.

Ma anche se con il 40% delle quote rientriamo ora nei limiti delle capacità di indebitamento consentite, siamo certi che economicamente il nostro Comune è in grado di sopportare un così gravoso impegno di Euro 2.800.000,00?

Scorrendo il parere dell’Organo di Revisione sulla proposta di Bilancio 2012, si nota l’indebitamento dell’Ente che per quest’anno è previsto in € 1.244.749,88 con una incidenza del debito medio per abitante pari ad € 727,50.

Con il nuovo mutuo si andrà ad un indebitamento di € 4.044.749,88 con un balzo del debito medio per abitante pari ad € 2.364,00, valore più alto in assoluto del comprensorio. Cioè, ad ogni cittadino, da domani, graverà sulla propria testa un debito più che triplicato rispetto all’attuale.

Tutto ciò sarebbe stato possibile valutarlo attentamente se solo si fosse per una volta affrontato l’argomento con razionalità e coerenza, senza vivere giorno per giorno e trovarsi sempre all’ultimo momento ad affrontare argomenti nuovi e problematici.

Anche qui, però, l’Amministrazione Comunale non si è smentita e ha preferito scartare anche la nostra proposta di creare un’apposita Commissione che seguisse l’intera pratica.

Senza ombra di dubbio ora sappiamo che il Comune ha raschiato il barile e tolta ogni possibilità di intervento all’Amministrazione Comunale futura, che si vedrà solo costretta ad aumentare la pressione fiscale per sostenere i costi di un indebitamento stratosferico.

Ma anche altri sono i nostri dubbi: se la nostra partecipazione scende dal 50 al 40% ci domandiamo come facciamo a sostenere i costi di progettazione di circa Euro 100.000,00 in più di quanto effettivamente dovremmo?

Se è pur vero che in futuro potremmo anche riaumentare la nostra quota di partecipazione, ciò non toglie che oggi come oggi subiamo un danno economico che probabilmente nessuno ci rifonderà.

Non sarebbe allora stato meglio affrontare l’argomento discarica con più razionalità e lungimiranza, come abbiamo sempre sostenuto?

Inoltre c’è da rilevare anche un altro aspetto, che seppur meno problematico, merita comunque di essere sottolineato.
L’accordo di programma all’articolo 6 prevede un apposito Comitato di vigilanza, gestione e controllo che dovrà provvedere a relazionare annualmente sullo stato di attuazione dell’accordo con particolare riferimento all’aspetto finanziario.

A parte il fatto che questo cosiddetto Comitato dovrebbe essere il controllore di se stesso, una ulteriore carenza, a nostro avviso, è rappresentata anche dal soggetto a cui deve relazionare sulla attività di controllo.

Il punto 10 dell’articolo 6 prevede infatti che tale relazione vada fatta semplicemente “agli Enti partecipanti“, il che potrebbe ingenerare equivoci e il nostro gruppo non vorrebbe trovarsi che il controllore-controllato relazioni a se stesso e basta, o, al limite, alla sola Giunta Comunale.

A scanso di qualsiasi equivoco, sarebbe pertanto più opportuno prevedere che la relazione vada espressamente fatta “ai Consigli Comunali degli Enti partecipanti“.

Sono proprio questi molteplici aspetti ancora ben lungi dall’essere chiariti a spingere il nostro Gruppo ad esprimere il proprio VOTO CONTRARIO al presente argomento in discussione.

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