Suora indagata per abusi sessuali su una minorenne che poi si è uccisa
La 52enne ora dirige un centro di formazione, sarà curata perché affetta da disturbi della personalità
Presunte violenze e abusi sessuali da parte di una suora tra il 1997 e il 1998 sarebbero tra i motivi che avrebbero spinto una ragazza di Busto Arsizio al suicidio, nel 2011. E’ questa la tesi per cui il Gip ha disposto la custodia cautelare in una casa di cura per una suora 52enne, ritenuta responsabile di quelle violenze private e di quegli atti persecutori che avrebbero causato nella vittima una profonda crisi psicologica tanto da spingerla al suicidio.
La vicenda è nata nell’oratorio di una parrocchia di Busto Arsizio dove la suora prestava servizio: lì la giovane, allora minorenne, con qualche difficoltà relazionale, è stata approcciata dalla religiosa fino a far sfociare la relazione in una serie di incontri esplicitamente sessuali, con minacce e abusi andati avanti negli anni, fino al 2011 quando la giovane, divenuta 26enne, ha deciso di farla finita.
Da scritti, diari, materiali fotografici e video della giovane è stata ricostruita la vicenda. Attualmente la suora dirige un centro di formazione professionale in provincia di Milano, dove risiede. Dalle perizie tecniche sembra sia risultata socialmente pericolosa e con disturbi alla personalità che la renderebbero a tratti incapace di intendere e volere.
Da qui la richiesta della misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura per la 52enne.
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