MSFT Senigallia interviene sulle dimissioni di Magi Galluzzi
"Perché non è emerso niente in più di 2 anni? E’ in corso un lotta interna al PD?"
Il Consigliere Magi Galluzzisi è dimesso, e da più parti, Statuto alla mano, si è indicato il divieto di assumere incarichi e consulenze presso il Comune di Senigallia. E su questo fatto non c’è nessun dubbio. Però nella vicenda Geomarine, noi del Movimento Sociale Fiamma Tricolore volevamo porre l’attenzione sue due aspetti, quanto meno come argomento di riflessione:
1. Il consigliere Magi Galluzzi ci sembra che non sia stato difeso dal Sindaco Mangialardi e dalla sua stessa maggioranza, dai partiti e dai gruppi consiliari che la compongono, se non dopo le dimissioni e con le solite dichiarazioni e frasi di prassi: presa d’atto delle dimissioni, complimenti per il lavoro svolto, grazie e arrivederci. Il Sindaco del Comune è la massima figura istituzionale che rappresenta tutti i consiglieri comunali, in special modo coloro che lo sostengono e soprattutto colui che rappresenta il leader del partito di maggioranza relativa. E visti anche i tempi di reazione dello stesso sindaco, a nostro giudizio “molto lento”, evidentemente lo stesso consigliere dimissionario, capito di essere stato “mollato” dai suoi stessi compagni, non essendo un “novello” della politica, ha rassegnato immediatamente le dimissioni.
2. Il secondo aspetto è legato alla tempistica. L’indagine di mercato da parte dell’Amministrazione Comunale nel trovare la ditta con i requisiti richiesti e il successivo affidamento alla Geomarine risalgono a marzo 2009. Perché l’incompatibilità di Magi Galluzzi è emerso ad una distanza di tre anni e mezzo? L’articolo 31 dello Statuto Comunale prevede che ogni Consigliere possa in ogni momento verificare la compatibilità dei propri colleghi oltre a quella del Sindaco e dei membri di Giunta. Inoltre, e questa è un’osservazione rivolta soprattutto a quegli esponenti delle minoranze che esercitano il ruolo di consigliere da più mandati, sempre secondo l’art. 24 comma 4, nella riunione del primo Consiglio di un mandato, avviene la verifica formale sull’eventuale incompatibilità da parte di consiglieri eletti. Per chi avesse la memoria corta, non dimentichiamoci che già nel recente passato (2000 e 2005) durante il primo consiglio comunale l’intera assemblea si è espressa sulla compatibilità di consiglieri che avevano delle cause pendenti col Comune di Senigallia. Quindi ritornando al caso Geomarine, chi era a conoscenza, visti i precedenti, avrebbe potuto sollevare le proprie perplessità già nel 2009, un anno prima che finisse la legislatura 2005-2010 e successivamente durante il primo consiglio comunale dell’aprile 2010, due anni e mezzo fa. Perché non è emerso niente in queste due occasioni? Perché ci si accorge solo oggi?
Noi del Movimento Sociale non possiamo dare una risposta precisa, ma viste le reazioni apparse sulla stampa in questi giorni, i casi non possono che essere due: o c’è stata troppa disattenzione da parte delle minoranze, oppure è sospettabile un lotta tutta interna al PD e forse si è utilizzato il più classico dei modi: “dire a nuora perché suocera intenda”, ciò che Lenin sintetizzava nel concetto di “utile idiota”. Proprio in queste ore si leggono commenti dell’ex sindaco ed ex parlamentare del PD Renato Galeazzi, assolto da fatti di Ancona, su “certa sinistra” che ha utilizzato le accuse contro di lui. E Senigallia non è certamente immune da certe lotte intestine che utilizzano ogni mezzo “utile”.
Ah, le lasci pure davanti casa senza suonare il campanello le paste, mi raccomando.
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