Idv: “Grazie alla legge elettorale-truffa ‘gabbati’ anche 900 senigalliesi”
I dipietristi chiamano a raccolta forze "per non essere complici nella crisi della democrazia"
Adesso basta. La prepotenza sulla legge elettorale va avanti da mesi e noi dell’Italia dei Valori l’abbiamo denunciata dall’inizio. La si doveva e poteva fermare prima.
Come è noto, nel Parlamento di Monti (perché sembra di sua proprietà) stanno tentando di fare una legge elettorale pensata apposta per non far vincere nessuno e, così, tenere in piedi il governo dei non eletti per altri cinque anni.
Oltretutto, si registra la riunificazione della “Casa delle Libertà”, Udc-Pdl-Lega (non è l’unico caso, in Parlamento il centrodestra si è ricompattato per impedire la legge sull’omofobia e transofobia).
Non è per distrazione che il Parlamento non ha voluto nemmeno discutere l’unica proposta di legge elettorale sottoscritta da un milione e 200mila elettori, quella che riprende e trasforma in legge d’iniziativa popolare il quesito referendario proposto dall’Italia dei Valori e dichiarato inammissibile, per cavilli formali, dalla Corte Costituzionale.
Ad ammetterlo infatti è stato il Presidente del Senato Renato Schifani: “Ce la sto mettendo tutta, altrimenti Grillo dal 30 va all’80%“. Non sappiamo se vi è chiara la gravità della situazione: la seconda carica dello Stato ammette che la legge elettorale dovrà essere una legge truffa per impedire a una lista di vincere le elezioni, il Movimento 5 stelle.
Da aggiungere che dovrà cercare di impedire anche a Italia dei Valori di entrare in Parlamento e che il quadro ingovernabile porti a un governissimo da Monti-bis.
In un Paese democratico quella referendaria sarebbe stata la prima proposta da mettere in discussione, perché era quella che arrivava direttamente dai cittadini.
A Senigallia sono state oltre 800 le firme per il referendum contro il porcellum, che si sono aggiunte a quelle raccolte dal Comitato “Firmo, voto, scelgo” di Senigallia.
Sfiorando le 900 firme da parte di noi dell’Idv Senigallia, in base alle ore di raccolta che abbiamo fatto, per il referendum sulla legge elettorale si è parlato di circa una firma al minuto per rendere l’idea di che straordinaria spinta dal basso vi è stata.
Le firme dei cittadini Senigalliesi e italiani sono così calpestate, chiuse di corsa in un cassetto, perché con quella legge il governo Monti-bis, da imporre senza il consenso degli elettori, se lo sognano.
Vale la pena di ricordare le parole del costituzionalista Michele Ainis dello scorso settembre scritte in un suo editoriale: “Possono soltanto estrarre dai cassetti l’unico modello già incartato: il Mattarellum.
Anche perché dal 1994 al 2001 lo abbiamo usato per tre volte, senza eccessivi danni; l’anno scorso un referendum che intendeva riesumarlo raccolse un milione e 200 mila firme in pochi giorni; ed è la prima scelta per vari dirigenti di partito (Parisi, Vendola, Di Pietro). Poi, certo, si può fare di meglio.
Anche di peggio, tuttavia. E in questo caso il peggio coincide col non fare“.
In conclusione, noi dell’Idv Senigallia crediamo che sarà necessario riunire in un fronte comune tutte le forze (compresa quella parte del PD che lavora per riunire il centrosinistra) che, insieme ai cittadini e a coloro che continuano a credere nella democrazia, vogliono riaffermare il rispetto della Costituzione e delle corrette regole elettorali.
Altrimenti saremo tutti complici della crisi della democrazia italiana.
di Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia
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