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Castelleone di Suasa, tarsu ridotta del 30%: l’amministrazione fa dietrofront

Premiata la caparbietà della minoranza anche sull'illegittimo sfondamento del limite sulle spese

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Castelleone di Suasa

Il laborioso iter dell’ennesimo “passo indietro” della Amministrazione comunale suasana in materia di Tariffe relativa alla Raccolta Rifiuti è finalmente giunto al termine. Proprio grazie alla netta opposizione del Gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” al momento dell’approvazione, nell’ormai lontano 2010, delle “esose” tariffe elaborate dalla Giunta Biagetti, il ripensamento è andato maturando.

Naturalmente non è stato un fulmine a ciel sereno, perché, come al solito, le osservazioni della minoranza vengono immediatamente bollate come falsità, tanto è vero che anche all’epoca proprio il sindaco Biagetti con la solita perentorietà aveva affermato che “Non possiamo modificare il
gettito previsto”.

E che gettito, visto che per alcune attività, come ad esempio, gli ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizze al taglio, si trattava di un aumento di circa il 600% degli importi pagati nel precedente 2009. Anche con le famiglie, però, non si scherzava, soprattutto per quelle più numerose, come quelle con 5 o 6 componenti, che si vedevano praticamente raddoppiati gli importi.

La caparbietà della minoranza, che aveva proseguito la sua battaglia anche sulla stampa e per tutti questi lunghi anni, è stata premiata e finalmente il sindaco Biagetti è stato costretto a capitolare e ancora una volta smentire se stesso. Quello che non si poteva nel 2010, perché troppo evidente sarebbe stato dover prendere atto che la minoranza non racconta frottole come si vorrebbe far credere, oggi è possibile.
La laboriosa gestazione ha ora prodotto una riduzione delle tariffe del 30%, che è proprio quello che, come minimo, chiedeva il gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” fin da tre anni fa.
Come se non bastasse, la Giunta comunale suasana ha dovuto ammettere anche la fondatezza di un’altra critica avanzata dalla minoranza, quella cioè dell’illegittimo sfondamento del limite del 100% delle spese, come proprio le odierne delibere di Giunta provano.

Non tutto è bene, però, quel che finisce bene, perché ancora tanti sono i punti critici di quelle tariffe. L’odierna riduzione del 30% ha mitigato, ma non certo risolto, gli aspetti economici del problema, perché ben più importanti argomenti di ordine prettamente politico sono ancora tutti presenti e non si discostano certo dall’andazzo che siamo costretti ad assistere a livello nazionale.

Come al solito a far le “spese” delle varie riforme sono sempre gli ultimi, ovvero le famiglie, mentre i soliti noti si avvantaggiano di ogni situazione.
Come abbiamo visto, se per le famiglie numerose le tariffe evidenziavano il quasi raddoppio della spesa, qualcun altro, banche e sedi di partito, se la ridono invece bellamente, per loro c’è solo una modesta riduzione del beneficio che nel 2010 il gruppo di minoranza aveva stimato nel 43,64% per le prime e del 17,30% per le seconde.

Sicuramente, però, il sindaco Biagetti sarà ancora una volta capace di stravolgere i fatti e presentare il provvedimento come l’ennesima prova della sana e oculata gestione della cosa pubblica.

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