Senigallia: Perini, “Magi Galluzzi ha violato lo statuto”
Il consigliere: "una leggerezza. Poi non ci si sorprenda delle folate di antipolitica"
Sono molto deluso da quanto accaduto nei giorni scorsi e dall’aver appreso che un collega presente da molti anni in consiglio, abbia potuto violare con superficialità quello statuto vecchio già di ben nove anni e che appena eletti viene consegnato affinché si possa essere edotti appunto dei divieti.
All’art. 42 comma 5 del capo 2° così recita: “Al sindaco,al vice sindaco, agli Assessori ed ai consiglieri comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il comune, nonché presso enti, aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dello stesso”.
Un dato quello dello statuto che non lascia spazio a dubbi, semplice nella stesura e per questo dalle ricadute ancora peggiori sull’immagine della città. Non pensavo infatti che dopo aver dovuto sorbire come cittadino almeno 20 anni di dibattiti politici sul cd. “ conflitto di interessi”, proprio nel 2012 lo stesso sarebbe accaduto a Senigallia; in un momento tra l’altro in cui la gente ha davvero ben altro da pensare.
Noto poi come non si dia un bell’esempio ai giovani quando alcuni esponenti anche delle segreterie di partito definiscono “normale” quanto accaduto o comunque regolareda un punto di vista normativo; non si contesta infatti la regolarità dell’affidamento dell’appalto, avvenuto secondo quanto previsto dalla legge , bensì la violazione dello Statuto del comune di Senigallia che impone al singolo componente il divieto di avere consulenze con il comune stesso.
Perché questo sia stato previsto è facile immaginarlo e dal momento che così sta scritto benché non sia prevista alcuna sanzione particolare occorre che il singolo politico adotti la massima accuratezza nel vagliare le situazioni di possibile conflitto e si astenga dal fare ciò che è in contrasto con il proprio ruolo.
Mai come adesso quindi è necessaria una operazione di trasparenza che eviti ulteriori brutte figure alla città e per questo mi rivolgo al Presidente del Consiglio affinché solleciti ciascun capogruppo e ciascun componente della giunta a dichiarare all’assemblea se sussistono delle situazioni tali da incorrere nel predetto divieto statuario e soprattutto se ritiene ancora valido lo statuto nella parte in cui chiaramente dichiara che tali situazioni non ci debbono essere.
Il mio è un parere politico che esula tuttavia dall’appartenenza e come critica si rivolge non già all’esponente del Pd a cui sono vicino in questo brutto momento, quanto ad una leggerezza che poi non sorprenda se alimenta le folate di antipolitica e cosa ben più grave di abbandono e rifiuto della politica stessa che è invece parte integrante della vita di ciascuna persona che abbia a cuore il proprio territorio.
Art. 63 Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (incompatibilità)
Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, ecc.:
1) omissis ……….
2) colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune o della provincia ovvero in società ed imprese volte al profitto di privati, sovvenzionate da enti in modo continuativo, quando le sovvenzioni non siano dovute in forza di una legge dello Stato o della Regione;
3) il consulente legale, amministrativo e tecnico che presta opera in modo continuativo in favore delle imprese di cui ai numeri 1) e 2) del presente comma;
7) colui che, nel corso del mandato viene a trovarsi in una condizione di ineleggibilità prevista nei precedenti articoli.
guarda caso stranamente altri 2 (...omissis...) con i nostri soldi summer e pane n. e non ci sono soldi x il sociale un pino in piazza decente uno pagliaccio vestito di rosso x i bambini... e 4 lampadine x il natale...
fortuna che non sei l'avvocato del comune, anche se forse le cause sicuramente le vincevi...
come diceva Totò, direi,
e io pago!
Quindi secondo il presidente Monachesi non esiste conflitto di interesse ? Lui si che ha strane idee di valutazione su cosa sia il conflitto di interesse.
Monachesi occhio a quello che dici, consultati con i superiori prima di parlate che la situazione e' delicata e necessita molta misura.
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