Sparatoria di Fano, condannati due senigalliesi a 5 e 6 anni di carcere
Giudicati con rito abbreviato due dei tre responsabili dell'assalto in piazza Campo Boario
Due dei tre responsabili della sparatoria avvenuta a Fano il 25 ottobre 2011, ai danni di un pregiudicati siciliano, sono stati condannati al carcere dal Gup del tribunale di Pesaro. Klevis Kadeli, 26enne, difeso dai legali Canafoglia e Clementi, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere, così come il suo complice, Bledar Cumanaj, 24enne assistito dall’avvocato Brunelli, si farà 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Questo l’esito del giudizio nel rito abbreviato, strada che i due albanesi residenti a Senigallia hanno scelto. Il terzo protagonista della vicenda, Armais Thumasian, 24enne uzbeko residente a Fano e sostenuto dal legale Cipriani, ha scelto invece il rito ordinario per cui è stato rinviato a giudizio, a gennaio 2013.
L’episodio in cui sono coinvolti è quello risalente al 25 ottobre 2011, giorno, anzi, notte in cui cercarono di ferire a morte con una mitraglietta calibro 9 mm un pregiudicato siciliano a Fano, in piazza Campo Boario. Il siciliano, appartenente ad una organizzazione mafiosa e al momento in regime di protezione per le fasi di collaborazione con la giustizia, si sarebbe salvato dietro una macchina, riparandosi dagli otto colpi esplosi dall’arma da fuoco, un’arma considerata “da guerra” importata dai Balcani.
Il motivo dell’assalto e tentato omicidio era quello di un legame del siciliano con una donna amata anche dall’uzbeko, che sostiene la difesa, avrebbe sparato in aria e non ad altezza uomo, soltanto per intimidirlo. O perlomeno questa è la tesi su cui punteranno cercando di dimostrare la traiettoria dei colpi sparati in pieno centro a Fano, nell’ottobre di un anno fa.
Nel frattempo il terzo uomo è agli arresti domiciliari.
Ps. e saldate la porta della cella.
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