Ultimo saluto a Pino Rauti dalla federazione Fiamma Tricolore di Ancona
Le condoglianze di Riccardo De Amicis, segretario provinciale MSFT: "Ciao figlio del Sole!"
La Federazione Provinciale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore apprende con profondo dolore l’improvvisa scomparsa dello storico fondatore e segretario on. Pino Rauti. Tutti i militanti e i dirigenti della Provincia di Ancona rivolgono a tutta la famiglia le più sentite condoglianze.
Con Pino Rauti scompare la guida spirituale di tre generazioni di giovani missini, uno dei personaggi più rappresentativi della cultura e della storia politica della destra post-bellica italiana. L’antifascismo viscerale, che guasta e affligge la cultura italiana, ha sminuito una fra le più acute intelligenze politiche dal dopoguerra ad oggi, alla figura del militante criminalizzato e irrealizzato.
Fin dalla giovinezza movimentista e portata all’azione, Pino Rauti è stato protagonista di intrepidezza pensante e di cadute, causate dal desiderio di occupare lo spazio delle avanguardie del novecento. Appena sedicenne adererisce come volontario alla Repubblica Sociale Italiana, due anni più tardi, nel dicembre del ’44, è tra i presenti al Teatro Lirico di Milano per ascoltare l’ultimo discorso di Benito Mussolini condividendo le ragioni della rivolta globale contro il capitalismo.
D’altra parte Rauti ha aggiornato le pagine della Rivolta contro il mondo moderno, nelle quali Julius Evola descriveva il mondo della Tradizione, la genesi e il volto della plutocrazia neo babilonese moderna. Alla rischiosa esplorazione nel campo delle sintesi, infatti sembra sottindendere il nome gramsciano Ordine Nuovo, attribuito alla sua rivista, che fu motore e cassa di risonanza dello stesso sentimento antimoderno, sostenendo un atteggiamento di sdegno e totale rifiuto della società borghese contemporanea, corrotta e materialista, ritirandosi nella torre d’avorio degli studi e della meditazione in attesa della fine del Kaly Yuga, termine indiano che indica quel periodo di massima crisi dei valori tradizionali, in cui il mondo si troverebbe a vivere nell’età attuale.
Il Centro Studi, infatti rappresenta il riassunto difficoltoso delle diverse aspirazioni suscitate dalla corrente missina dei figli del sole, progetto che destò una vasta eco negli ambienti giovanili, a cui Rauti aderì immediatamente, insoddisfatto e deluso dalla routine parlamentare del Msi di Michelini.
Tuttavia, il tradizional-modernismo di Rauti, si è caratterizzato da una considerevole erudizione, animata da un’oratoria e scrittura tanto facile quanto fascinosa e rapinosa. La dignità del disegno rautiano è dimostrato dall’accanimento persecutorio nel corso degli anni, indirizzato contro di lui dai poteri dello stato e dagli organi della disinformazione plebeo-progressista.
La breve segreteria di Rauti rappresenta quel fragile ponte che portarono alla nascita del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, quale ultimo tentativo ormai a tempo scaduto, di realizzare quel disegno perseguito da sempre, tra gli ultimi sogni di un passato fascista e il declinante e decadente futuro del socialismo, ormai indirizzato alla feroce metamorfosi francofortese.
Ti ricorderemo sempre, instancabile, pronto a lanciare nuove sfide, riportando un tuo pensiero:“essere di destra oggi significa Stato, Nazione, Tradizione, valori spirituali. Noi non ci definiamo conservatori, ma nazionalpopolari, sociali o nazionalrivoluzionari proprio per dire che siamo la destra dei valori e non quella conservatrice”.
Ciao figlio del sole, addio segretario. Sit tibi terra levis.
Avevo sedici anni quando ascoltai per la prima volta in tv l'allora segretario dell'MSI e da allora mi sono sempre definito di destra votando sempre e sistematicamente l'MSI.....grazie Pino di avermi fatto capire dov'è la parte sana della politica...riposa in pace.....Giovanni
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