Il sottoscritto avv. Corrado Canafoglia, quale nuovo difensore del Maresciallo dei Carabinieri Gennaro Idea, chiede la pubblicazione della presente missiva a rettifica e/o precisazione di alcuni articoli pubblicati in data 30.10.2012  in merito al processo penale ” Prota + altri” ed al coinvolgimento del proprio assistito.

Su tali articoli si faceva riferimento alla richiesta di risarcimento danni per un milione di euro da parte del sig. Suljemani Zulfi nei confronti degli imputati Prota, Ubertini, Oliveri ed in uno di tali articoli anche di Idea.

 I fatti per cui l’operaio macedone avanza tale richiesta di danni riguardano accadimenti verificatisi nell’agosto 2010, ai quali il maresciallo Gennaro Idea è totalmente estraneo, non avendo minimamente partecipato all’arresto e/o agli atti di cui si tratta.

 Il maresciallo Idea nell’agosto 2010 non era più in forza alla stazione dei Carabinieri di Senigallia, in quanto trasferito in altro incarico in un’altra Città.

Il mio assistito è infatti imputato in una diversa fattispecie di detto processo risalente al 26.10.2009 che ha visto l’arresto di spacciatori di droga, che nulla hanno eccepito sulle modalità dell’arresto e sui fatti a loro contestati, m soprattutto per vicende in cui lo stesso sig. Suljemani Zulfi non compare mai.

In sede di istruttoria dibattimentale, faremo emergere la totale estraneità ai fatti contestati, che si ribadisce nulla hanno a che vedere con la citata richiesta di risarcimento danni riportata nei giornali.  Nell’ambito del potere di indagini difensive riconosciutomi dalla legge ed unitamente al mio assistito, stiamo raccogliendo prove, mai prospettate sinora all’Autorità Giudiziaria procedente e che verranno prodotte nel dibattimento del processo, con l’intento di dimostrare la totale innocenza del Maresciallo Idea.

Tale precisazione si rende d’obbligo per chiarire la posizione processuale del mio assistito, coinvolto suo malgrado in un giudizio penale a cui è totalmente estraneo, avendo nel corso della sua carriera operato sempre con correttezza al servizio dei cittadini e nel totale rispetto della legge.

Vedere oggi il proprio nome affiancato a vicende a dir poco non edificanti lo sta distruggendo come uomo e come carabiniere. che ha creduto sempre e che tuttora crede nei valore dell’onestà.