Prostituzione a Senigallia, servono più controlli per contrastare il fenomeno
Rischi di conteziosi legali nel dimostrare che chi si ferma a bordo strada contratta la prestazione
L’argomento prostituzione torna in Consiglio comunale a Senigallia. Il consigliere Roberto Paradisi, come anticipato sulla stampa, ha sollevato la questione di intere zone della città costrette a subire silenziosamente “l’invasione” di lucciole e prostitute lungo le strade senigalliesi, fenomeno che un tempo era stato contrastato efficacemente e ora è tornato ad esplodere anche in vie prossime alle abitazioni.
L’interpellanza del consigliere del Coordinamento Civico verteva sulla possibilità che lo strumento individuato dall’Amministrazione comunale per contrastare il riemergere del fenomeno – ovvero quello delle multe a chi viene sorpreso a contrattare la prestazione sessuale – espone l’ente comunale a seri rischi di contenziosi legali.
“Va bene l’uso dello strumento codice della strada – afferma Paradisi – ma bisogna fare attenzione a come sia difficile, in un’eventuale sede giudiziaria, dimostrare il fatto che si stesse contrattando la prestazione e non chiedendo l’ora o un’indicazione stradale o un passaggio. Cosa che espone il Comune a rischi di contenziosi che lo vedrebbero soccombere e costringerebbero a pagare le spese legali“.
All’interpellanza ha risposto il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, sostenendo come sia difficile perseguire un fenomeno che non è reato, la prostituzione in sé, e come gli enti locali abbiano solo lo strumento del Codice della Strada per contrastare la clientela nel momento in cui si sofferma a contrattare la prestazione.
L’argomento è stato discusso anche nei giorni scorsi in sede di Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, in cui viceprefetto e vicequestore hanno recepito la richiesta espressa dal primo cittadino di coordinare maggiori controlli sulle strade, da parte delle forze dell’ordine.
Con maggiori controlli e telecamere, con una migliore organizzazione delle poche risorse disponibili, però, il sindaco ha espresso fiducia in quel poco che per ora si può fare. Per poi passare al contrasto di chi sfrutta la prostituzione cercando di non arrivare a contenziosi che vedono già il Comune impegnato in centinaia di cause aperte.
Per il momento consigliere e primo cittadino hanno concordato sull’esigenza di controlli mirati, efficaci e coordinati per liberare le zone della città in questo periodo sottomesse da bande di criminali più o meno organizzate che si dividono il “possesso” delle strade.
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