Processo Saline, gli avvocati “difendono” il tribunale di Senigallia
Tre legali plaudono all'efficienza di giudice e personale, contro quanto apparso sulla stampa
Gli avvocati Manola Micci, Riccardo Pizzi e Paola Riccio, difensori, rispettivamente, dei danneggiati Andrea Tarsi e Valentina Argentati e del Nucleo Volontariato di Protezione Civile, nel processo sull’esplosione delle bombole all’impianto delle Saline, intervengono in merito ad un articolo recentemente apparso sulla stampa, in cui il tribunale di Senigallia viene “dipinto” una sede piena di disguidi, problematiche e inefficienze che secondo gli avvocati non appartiene alla realtà dei fatti.
“Interveniamo senza alcun intento polemico, ma con la sola finalità di evitare fraintendimenti che possano sorgere nel lettore estraneo al mondo giudiziario” precisano i tre legali. “L’udienza svoltasi lo scorso 24 ottobre, dipinta erroneamente come l’ennesimo carosello di inefficienze, rappresenta invece un esempio di segno opposto proprio perché il GOT Dr.ssa Bocchini, ha concentrato, ripartendolo in due giornate, quasi del tutto ‘dedicate’, l’audizione degli oltre cinquanta testimoni convocati per deporre su un gravissimo evento dannoso occorso presso una struttura pubblica. Con ciò ottenendo l’effetto di concentrare, economizzare e rendere più rapida la risposta di giustizia in favore del cittadino, il quale sempre più lamenta lentezze e rinvii innumerevoli che vanificano le sue legittime istanze“.
I tre avvocati del foro senigalliese si soffermano inoltre, tramite una nota stampa, su un particolare: se i testimoni sono restati sulle scale “è stato per loro libera scelta, essendovi un ampio vano a loro disposizione sullo stesso piano in cui si trova l’aula di udienza civile; l’udienza in questione è stata tenuta secondo gli orari stabiliti, avendola il Giudice chiamata per seconda, e quindi nessun ritardo è stato originato da presunte ricerche di fascicoli“.
“Del resto, la nostra Sezione Distaccata di Tribunale e il suo personale, togato e non, – concludono i tre legali – si sono sempre distinti per serietà ed efficienza, non così scontate nel settore e costituisce quindi grave danno per i cittadini la soppressione di detta Sezione in quanto, lungi dal produrre risparmio ed efficienza, non fa in realtà che privarli di un ufficio ben funzionante“.
I testimoni potevano essere chiamati con un certo ordine e la sala a fianco non aveva praticamente che 4/5 serie.
Ma tutto questo non è un problema del tribunale di Senigallia, bensì di molte istituzioni che si devono rapportare con il pubblico
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