Senigallia, bimbo nato morto: quattro medici finiscono alla sbarra
Disposto l'esame autoptico sul corpicino per fare chiarezza sulle cause della morte
Sono quattro i medici dell’unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Senigallia finiti alla sbarra per un bimbo nato morto. I fatti risalgono allo scorso 27 settembre; protagonista della vicenda una donna 32enne albanese .
La donna, nei primi giorni di settembre, si era sottoposta agli esami di routine nella struttura ospedaliera senigalliese , la gravidanza procedeva per il meglio ed era oramai prossima al parto. A metà mese però, la 32enne ha iniziato ad accusare forti dolori addominali tanto da dover ricorrere d’urgenza per ben tre volte al reparto di Ostetricia e Ginecologia per farsi visitare.
L’ultima volta, proprio il 27 settembre, dopo l’ennesimo malessere, i medici hanno effettuato un’ecografia verificando che il battito cardiaco era debolissimo. La sera stessa la donna è stata sottoposta ad un parto indotto del feto oramai senza vita.
La cartella clinica parla in maniera generica di ‘morte endouterina fetale‘ avvenuta forse per soffocamento provocato dal cordone ombelicale.
La donna ha presentato un esposto alla Procura di Ancona per far luce sulle effettive cause di morte del suo bambino e verificare se l’operato dei medici sia riconducibile al decesso. La Procura, dopo la denuncia della donna, ha disposto l’esame autoptico sul corpicino: si attendono ora i risultati per poter cercare di far luce sulla tragedia.
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