Senigallia, Fiore interviene sulla mozione di sfiducia chiesta da Paradisi
"Eserciterò il mandato nel rispetto di tutti, da garante della maggioranza e della minoranza"
In merito alla Convocazione della Prima Commissione avanzata dal Consigliere Roberto Paradisi con successiva mozione di sfiducia, riguardo le vicende sul mantenimento del giudice di pace, ritengo opportuno chiarire alcuni concetti, basilari senza alcuna polemica che non serve.
Lo ritengo doveroso visto che in Commissione ho preferito tacere in attesa del voto dei commissari. Come nella vita anche in politica bisogna agire con la consapevolezza del ruolo che si ricopre e da presidente della prima commissione ho lavorato di concerto con il Presidente del Consiglio e con il Sindaco, restando dentro al ruolo e rispettando integralmente il regolamento.
Ho ritenuto l’argomento molto importante e proprio per questo ho convocato la commissione venerdì 19 ottobre. Il sottoscritto, come consigliere, ha come riferimento il Sindaco di Senigallia che, dimostrando grande rispetto per le istituzioni e avendo molto a cuore l’ argomento, ha relazionato sulle ultime vicende riguardanti il giudice di pace, forte anche del pieno mandato assegnatogli dal Consiglio Comunale tutto, che appunto il 17 Gennaio del 2012 ha votato un ordine del giorno che impegnava il Sindaco a prendere contatto con gli altri Sindaci del territorio. E’ lui che conosce tutte le sfaccettature, è lui che, eventualmente, nel suo ruolo, convoca appunto gli altri sindaci per poi relazionare in commissione.
Il sindaco stesso, in merito alla questione, ha portato l’azione su diversi tavoli: quello politico e quello istituzionale dell’Anci, dove la giustizia non può essere federativa, quello del territorio, dove c’è il coinvolgimento dei comuni, quello del rapporto con l’associazione giuridica senigalliese e nel rispetto dei cittadini nel computare quello che serve per un’equa ripartizione, dimostrando di intraprendere una posizione chiara e forte.
Dopo l’esposizione di Paradisi della mozione di sfiducia con toni duri ma sempre con correttezza ,in virtù dei fatti, ieri la commissione ha confermato nettamente la fiducia al sottoscritto, anche con il sostegno di parte dell’opposizione. Ringrazio tutti i Commisari per avermi rinnovato la fiducia e cercherò sempre di esercitare il mandato di Presidente con estrema correttezza e con il rispetto di tutti, da garante della maggioranza e della minoranza, come ho fatto finora, ma si può e si deve sempre migliorare con grande umiltà.
Fiore non ha mai dimostrato, dentro e fuori le istituzioni, con esternazioni e comunicati stampa vari, nessun tipo di equilibrio che si richiede ad un Presidente e nessuna particolare predisposizione a ricoprire il ruolo a cui è stato chiamato a svolgere dalla sola maggioranza.
Inoltre ieri il Sindaco ha dichiarato, senza mezzi termini e in maniera sconcertante (a microfoni aperti e con la stampa presente), che è stato lui a dire al Presidente Fiore come doveva organizzare i lavori della Commissione richiesta da Paradisi.
Quindi il Sindaco si è intromesso nei lavori della Commissione (che dovrebbe avere una sua sacralità e indipendenza) e il Presidente Fiore ha ascoltato in maniera ossequiosa i dettami del primo cittadino, dimostrando quindi di essere telecomandato e di possedere poco rispetto per le regole, per i Consiglieri e quindi per i rappresentanti dei cittadini.
Questo episodio, in un momento così difficile, rappresenta una pinzillacchera rispetto ai problemi che affliggono la città e i cittadini, ma sono un esempio di come alcuni amministratori "politicamente" si sentano i padroni della città, e non semplici cittadini a loro volta chiamati ad un impegno a termine. Paolo Battisti (Capogruppo Partecipazione)
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