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“Il corpo solitario: l’autoscatto nella fotografia contemporanea” a Senigallia

A Palazzo del Duca dal 3 al 18 Novembre la mostra ispirata dal libro di Giorgio Bonomi

Autoscatto

Nuovo impegno espositivo del Musinf in campo fotografico. In questi giorni è infatti in cantiere l’allestimento di una mostra di notevole interesse culturale, intitolata “Il corpo solitario, l’autoscatto nella fotografia contemporanea“. La mostra verrà inaugurata al Palazzo del Duca sabato 3 novembre, alle ore 18. L’evento prende l’idea dal recente libro del curatore dell’esposizione, Giorgio Bonomi, autore del libro intitolato “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea”, edito da Rubbettino.

L’iter espositivo presenta artisti che con la fotografia hanno messo in pratica le modalità dell’autorappresentazione, spesso evidenziando una poetica di “solitudine”.

Gli autori scelti dal critico Bonomi” – spiegano l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni e il direttore del Musinf – “partono dal corpo come elemento primario di sé e, soli con se stessi, ricercano una rappresentazione che può essere ‘reale’ o ‘possibile’, tragicamente data o felicemente ipotizzata“.

Per “autoscatto” Bonomi intende “tutte le forme possibili con cui questo può realizzarsi: dall’autoscatto vero e proprio (con il temporizzatore, con la macchina fotografica in mano, con il flessibile, con il telecomando) alla fotografia realizzata da un assistente il cui compito è meramente esecutivo“.

Così si possono usare molte definizioni, per le realizzazioni ottenute con questa tecnica che è anche una poetica. Definizioni possibili sono “autoritratto”, “percezione di sé”, “identità”, “allo specchio”, e molte altre, per quel concetto di “autorappresentazione” che l’artista, da sempre, ha tentato.

Bonomi ha inoltre notato come sia “evidente che in questa odierna società, sempre più spersonalizzata e basata sull’immateriale, il percorso di riappropriazione non possa che partire da se stessi e dal proprio corpo.
Dunque l’autorappresentazione permette di evitare mediazioni, funzionando come “specchio“.

L’itinerario espositivo comprende opere di: Emanuela Barbi – Stefania Beretta – Isabella Bona – Maria Bruni – Marina Buratti – Maurizio Cesarini – Marco Circhirillo – Antonio D’Agostino – Giorgio De Pinto – Moria De Zen – Francesca Della Toffola – Luigi Di Sarro – Isabella Faldo – Rosalia Filippetti – Giovanni Gaggia – Lucia Gangheri – Debora Garritani – Werther Germondari – Milena Giacomazzi – Tea Giobbio – Libera Mazzoleni – Miss Tumi-Stufi – Maria Mulas – Sabrina Muzi – Simona Palmieri – Monica Palumbo – Virginia Panichi – Elisa Pavan – Sara Pellegrini – Stella Pellegrini – Andreina Polo – Edoardo Romagnoli – Lavinia Stefanini – Alessandra Tescione – Mona Lisa Tina – Marilena Vita , Rita Vitali Rosati – Emiliano Zucchini.

Il curatore della mostra, Giorgio Bonomi, è nato a Roma nel 1946, vive a Perugia. Dopo un periodo di studi e scritti di filosofia politica, tra cui il libro “Partito e rivoluzione in Gramsci“, ed. Feltrinelli 1973, la collaborazione a “il Manifesto”, si è dedicato all’arte contemporanea.

Come critico, curatore di mostre, saggista, ha diretto la rivista “Titolo“. Ha diretto il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia dal 1994 al 1999. È stato il direttore della Fondazione Zappettini (Chiavari e Milano) che si occupa della pittura analitica, e della Biennale di Scultura di Gubbio.

Tra le circa duecento mostre curate in Italia e all’estero, vanno ricordate: “Plessi“; “Beuys. Difesa della Natura“; varie Biennali di Scultura di Gubbio, “3 X Monochrom: Fontana, Manzoni, Pinelli“; “Pittura 70. Pittura pittura e astrazione analitica“.

Dirige la Collana “Arte contemporanea” di Rubbettino, editore presso cui ha pubblicato gli ultimi suoi due libri: “La disseminazione. Esplosione, frammentazione e dislocazione nell’arte contemporanea“; “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea“.

Commenti
Solo un commento
maurizio cesarini 2012-10-29 09:51:18
vorrei precisare che considero Bonomi un critico di notevole levatura ed uno studioso di alto livello come si può verificare nel libro uscito recentemente che fà da ossatura alla mostra, ritengo inoltre che la mostra sia un evento di grande importanza , che il critico ha curato con efficacacia sia artistica e culturale; detto questo per motivi che non riguardano il critico o la mostra, seppure invitato come artista ed inserito nell'elenco degli artisti per motivi che non sono inerenti alla mostra in sè e che non mi sembra il caso di illustrare, ho deciso di ritirare le mie opere e non esporle quindi non sarò presente in mostra
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