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Al via in Biblioteca le lezioni dedicate alla storia archeologica di Senigallia

Dal 25 ottobre, pure una mostra di materiali ritrovati nel corso di alcuni scavi

Giuseppe Lepore e Stefano Schiavoni

Al via il 25 ottobre la terza edizione di un ciclo di incontri volto a (ri) scoprire la storia archeologica della città, benché non soltanto di essa.

Si tratta di “Colonie romane e infrastrutture”, che durerà fino alla fine del mese di novembre: un’iniziativa nata dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Soprintendenza per i beni archeologici della regione, le associazioni Italia Nostra e Archeoclub e l’Università di Bologna, con la quale è in atto da tempo una convenzione specifica.

Giovedì 25, alle ore 17.30, alla Biblioteca Antonelliana si parlerà della “Romanizzazione dell’Ager Gallicus”, con una relazione del Prof. Gino Bandelli (Università di Trieste); il 2 novembre Simone Sisani (Università di Perugia), tratterà di “Romanizzazione e infrastrutture tra Umbria e Ager Gallicus”; il 15 novembre Massimo Negri si occuperà di “Genus Bononiae e il Museo della Storia di Bologna: un nuovo modello di Museo della Città”, mentre a chiudere sarà il 23 dello stesso mese Giuseppe Lepore (Università di Bologna), con “La prima colonia di Sena Gallica”.

Negli abituali orari di apertura della Biblioteca sarà inoltre visitabile la mostra “Il volto ritrovato”, che propone materiali rinvenuti durante alcuni scavi, mentre al termine degli incontri sarà assegnato il “Premio per l’Archeologia di Senigallia”, un concorso rivolto a giovani studiosi autori di una ricerca scientifica originale sulla città.

“Si tratta di iniziative importanti dal punto di vista divulgativo e scientifico, ma anche turistico – evidenzia l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni – L’interesse per la storia della città è in costante crescita, soprattutto tra i turisti, basti pensare ai grandi numeri ottenuti in estate da “Senigallia sotterranea”: cio è testimonianza di un turismo qualificato, che richiede questo tipo di offerta culturale”.

“L’intera proposta senigalliese – sottolinea il Prof. Giuseppe Lepore (Università di Bologna) – verrà presentata a Firenze nel corso di un congresso dedicato all’archeologia pubblica”; inoltre, la città sarà presente alla Borsa mediterranea del turismo archeologico.

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