Lucciole per lanterne
Prostituzione: Senigallia corre ai ripari. E secondo la Piaga di Velluto...
Maschio, eterosessuale, maggiorenne e con la patente B. Questo è l’identikit del cliente medio della prostituzione a Senigallia, tracciato da un pool di esperti convocati in tutta fretta dalla Giunta per contrastare il fenomeno. Un fenomeno che sta raggiungendo livelli di guardia con la Statale 16, dal Cesano a Marzocca, piena di utilizzatori finali del servizio fino alle prime luci dell’alba. Proprio l’utilizzatore finale si trova nel mirino del Comune, pronto a varare un regolamento di polizia urbana che prevede severe ammende per chi verrà sorpeso a contrattare il prezzo delle prestazioni sessuali. Subito bocciata la proposta di regolamentare i prezzi per evitare trattative da marciapiede, la Giunta ha deciso di usare il pugno di ferro contro i clienti, ma la FederLupanare ha già chiesto una riduzione delle sanzioni, per non gravare sui bilanci familiari già colpiti dalla crisi.
In via sperimentale saranno introdotte anche nuove tattiche per il contrasto del fenomeno, fra cui l’utilizzo dei cani anti-ormone, capaci di fiutare un’erezione sospetta a distanza e sagome in cartone di Vigili Urbani agli incroci strategici, già soprannominati i Falchi della Notte. Nella guerra senza quartiere alla prostituzione saranno coinvolti anche gruppi autogestiti di pensionati, stanchi della dura vita dei cantieri stradali. Questi ultimi avranno la funzione di dissuasori morali, ma il loro utilizzo potrebbe rappresentare l’anello debole nella catena di prevenzione del fenomeno.
Al Ciarnin saranno installate speciali telecamere a luci rosse, in grado di riprendere gli approcci in qualità HD per consentire l’interpretazione del labiale ai Vigili Urbani. Quando sarà individuata una trattativa scatterà l’intervento dei Falchi della Notte, che saranno portati sul posto dall’operaio comunale reperibile, dato che non ci sono fondi per pagare i turni di notte.
I Falchi saranno assistiti da due auto civetta dei Carabinieri, l’Interruptus e la Precox, che avranno compiti logistici e di assistenza alle ragazze in difficoltà.
Nota: Il luogo comune del mestiere più antico del mondo e senz’altro vero. La prostituzione esiste dal tempo dei Sumeri, probabilmente è stata inventata assieme all’agricoltura e alla birra, ben prima di carpenteria e meccanica. Esiste nel mondo animale, quando la femmina seleziona il maschio per avere più possibilità riproduttive, per avere un vantaggio, in sintesi.
Si dirà che gli animali non hanno sentimenti, ma anche l’Uomo spesso non ne ha. A livello nazionale è ora di legalizzarla e trasformarla in una risorsa economica, ma non per la criminalità, come avviene ora. Qualcuno ha calcolato che sono miliardi di Euro in nero, che potrebbero diventare PIL, assistenza sociale ed opere pubbliche. Così come lo sono i tabacchi, l’alcool e il gioco d’azzardo, tutte attività dannose alla salute pubblica che tolleriamo senza batter ciglio. Anche le ragazze sono d’accordo, ci scommetto.
A livello locale possiamo fare ben poco, forse il distretto del sesso (la famosa Strada di mezzo) proposta dal Consigliere Cicconi Massi è una soluzione. Ha funzionato per decenni perchè dovrebbe smettere di farlo?
> concordo in todo e visto che ci siamo mettiamoci anche la legalizzazione della cannabis e l'italia, in due anni, non ha solo i conti apposto ma anche soldi da spendere in sanità, scuole, assistenza, lavoro, investimenti ecc... Ma no, c'è la Chiesa, qui tutto questo resterà solo un sogno. Teniamoci gli aguzzi, le pattuglie della polizia impegnate dietro i ragazzini di 16 anni per 1 gr di fumo, la corruzione, la mafia e il debito. Tutto sulle nostre umili spalle.
GLI ANIMALI HANNO SEMPRE I SENTIMENTI. E' L'ESSERE UMANO CHE HA INQUINATO IL PROPRIO CUORE E LA CONSAPEVOLEZZA TANTO DA ESSERE CADUTO COSI' IN BASSO. E ciò che sta accadendo nel mondo ed in Italia lo dimostra molto bene. Finalmente le pentole si stanno scoperchiando! Gli animali sono autentici, giocosi, delicati ed affettuosi. Si sforzano continuamente di avvicinarsi ed adeguarsi al linguaggio, che imparano, ed orari ed usi dell'essere umano, a cui si adeguano. Cosa facciamo noi per andare loro incontro? Molto, molto poco, ancora. Gli esseri viventi hanno tutti indistintamente diritto al rispetto e riconoscimento, non solo l'essere umano. La frase che ancora troppi usano con disprezzo: "ma è solo un animale..." può essere detta da chi non è attento o forse non è in grado di 'vedere-percepire certe sfumature così speciali' negli animali, soprattutto domestici, che chi ha in casa conosce molto bene.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!