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Prostituzione in crescita a Senigallia: fenomeno da arginare, come? – VIDEO

Don Aldo Bonaiuto della Papa Giovanni XXIII: "Bisogna colpire clienti e criminalità organizzata"

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Don Aldo Bonaiuto, Maurizio Perini, Mario Cavallari

Sono almeno centomila le prostitute lungo le strade italiane e praticamente innumerevoli quelle che si prostituiscono in case, alberghi, residence. Circa il 40% di esse è minorenne, tutte le altre non superano i 25 anni. Spesso “usate” per il traffico di droga o di armi. E oltre una cinquantina sono quelle che vengono sfruttate lungo le strade di Marina di Montemarciano, Marzocca, Senigallia, fino al Cesano, Marotta, insomma tutto il litorale che unisce le province di Ancona e Pesaro.

E per combattere il fenomeno della prostituzione si deve agire in maniera diversa da quanto finora pensato: in questo senso è intervenuto giovedì 18 ottobre, a Senigallia, don Aldo Bonaiuto, responsabile per la regione Marche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII sul tema prostituzione.

Don Aldo, marchigiano anch’egli, è stato chiamato a Senigallia dal consigliere comunale Maurizio Perini, in seguito alle notizie e ai comunicati usciti sulla stampa online e cartacea in merito al fenomeno della prostituzione sulle strade di Senigallia e dei paesi limitrofi, con tanto di suggerimenti su come risolvere il problema del degrado cittadino.

Un intervento dunque di un “esperto” in materia, dato che l’associazione opera da più di 20 anni a fianco delle prostitute (il servizio Antitratta nasce nell’anno 1990): nel leggere le proposte emerse in questi giorni, don Aldo ha riferito come non si possa pensare di risolvere il problema multando le prostitute, né spostandole in un “recinto”. Bisogna in primis far calare la domanda di questo drammatico mercato, colpendo i clienti, e contemporaneamente attaccando le organizzazioni criminali che stanno dietro a quello che definisce un vero e proprio racket di cui le donne sono solo le vittime mentre i clienti rivestono i panni dei complici.

Il primo impegno che abbiamo – spiega don Aldo Bonaiuto – è quello di liberare le ragazze dalla schiavitù in cui vivono, perché sulla strada non troviamo ragazze che lo fanno volontariamente. Come diceva don Oreste Benzi, scomparso il 2 novembre del 2007, ‘Nessuna donna nasce prostituta: c’è sempre qualcuno che la fa diventare’. E quindi non possiamo multare le ragazze che si prostituiscono senza tenersi nemmeno nulla di quanto ‘guadagnano’, bisogna liberarle“.

Alcuni anni fa, circa una decina, vennero messe in atto sul territorio provinciale alcune politiche volte a reprimere il fenomeno: azioni coordinate tra Questura, Prefettura e Comuni con cui si ottennero alcuni risultati positivi e la prostituzione, almeno quella in strada, diminuì sensibilmente.
Il problema è che queste politiche none sempre vengono messe in atto con continuità e il riemergere in maniera evidente della prostituzione, lungo tutta la Statale Adriatica, ha fatto tornare l’argomento al centro del dibattito politico e non solo.

Don Aldo ha dato, davanti a giornalisti e rappresentanti comunali (oltre al consigliere Maurizio Perini erano presenti il presidente del Consiglio comunale Enzo Monachesi e il portavoce della Giunta Mario Cavallari), la disponibilità – ben accolta – a fornire il suo contributo in sede di commissione.
Commissioni per discutere (a partire dal 23 ottobre) del tema e delle misure da intraprendere per arginare il fenomeno, cercando di concretizzare ordinanze e leggi senza lasciarle sulla carta e senza però perdere quel lato umano con cui dovrebbero essere trattate questioni così delicate.

Allegati

VIDEO – L’intervento di don Aldo Bonaiuto

Commenti
Ci sono 19 commenti
gio 2012-10-18 19:32:05
Bisogna in primis far calare la domanda di questo drammatico mercato, colpendo i clienti,
questo è il punto ; ma spesso si sposta il problema dalle strade agli appartamenti ovvero si nasconde il problema,,..
e poi ci sta da vedere se sono tutte sfruttate oppure è una libera scelta.. dettata da difficoltà economiche ecc

e poi ai problemi degli uomini che le frequentano
perchè hanno dei problemi chi li aiuta a risolverli?
chi li aiuta a disintossicarsi^
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-18 19:45:18
Sulle strade non troviamo prostitute che lo fanno volontariamente, perchè in Italia la prostituzione è clandestina. In paesi europei, civili e laici, che non si avvalgono di preti "esperti" in prostituzione, per prendere delle decisioni politiche e legislative, le prostitute, oltre ad essere adulte e vacinate per scegliere volontariamente e liberamente di fare questo mestiere, guardacaso non si trovano nemmeno in strada. Nessuna donna nasce prostituta, come nessun individuo nasce cattolico, mussulmano o buddista. C'è sempre qualcuno che ce lo fa diventare.
nina 2012-10-18 20:28:29
Non abbiamo nient' altro da sistemare in Italia??? La prostituzione e il mestiere piu vecchio e - purtroppo - in Italia non e organizato come p. es. in Germania, dove le prostuitute fanno il lavoro nelle Bordelle, pagano la tasse etc., perche una professione, sono sana, controllata etc.
gio 2012-10-18 21:35:44
Certo che ci sono tante cose da sistemare
intanto regolarizzare questa cosa é una cosa da fare
sara una cosa in meno delle tante che ci stanno da fare
Michele 2012-10-18 21:40:12
Sempre i soliti discorsi, secondo la chiesa come si risolve il problema portandole a messa e facendole cantare el coro? Riaprite le case chiuse e che la chiesa predichi dentro le sue mura senza interferire negli affari dello stato Italiano, è anche colpa loro se non si riaprono le case chiuse che eliminerebbero il problema dello sfruttamento e della criminalità.
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-18 21:47:39
Non se provare più pena per chi ritiene che "peccato" debba coincidere con "reato", arrivando ad imporre ad un intero paese, proprio quella schiavitù delle donne prostitute, e quel mercato del sesso in mano alle mafie, che la PROSTITUZIONE NON LEGALIZZATA si porta dietro giocoforza. Oppure più pena per quei soggetti che si occupano di politica a livello locale (ma anche nazionale), i quali si mettono a fare i portaborse al clero, primo responsabile per la situazione italiana sulla prostituzione, e ad accontentare tutti i loro desiderata.
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-18 22:00:10
La cosa che risulta tragicomica, è che già oggi, il cliente viene colpito dalla legge in modo duro, con un'accusa di "sfruttamento" della prostituzione. Dunque la genialata del "din don dan" di turno accompagnato dal suo lacchè locale, quale sarebbe?...Quella di lanciare lo slogan "liberiamole"? Perchè detta così, sembra proprio la scoperta dell'acqua calda. Sicurezza, sanità, fisco, lotta alla mafia, e solo per ultimo il degrado urbano, possono essere combattuti in un solo modo, che è quello di uno Stato presente, che regolamenta e legalizza il fenomeno. Non certo uno Stato che spingelo spinge nell'illegalità e quindi nella clandestinità.
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-18 23:41:32
Colpire i clienti che addescano prostitute in strada, significa si, togliere dalla strada le prostitute, ed ottenre quel famoso "decoro urbano" tanto caro ai preti del "si fa ma non si dice", e che tanto piace ai perbenisti, falsi moralisti ed ipocriti nostrani. Ma significa anche spostare il problema, che comunque rimane ed è anche meno visibile e quindi meno controllato, altrove. In appartamenti, residence, case private, ecc, ecc, dove davvero le donne vivranno come recluse e schiave della criminalità organizzata loro aguzzina. Come già dicevo qualche giorno fa, per risolvere un problema (quello del decoro urbano), se ne creano tantissimi altri. Prendo infine atto del fatto che nonostante alcune associazioni si occupino del "problema" della prostituzione da 20 anni, offrendo certe loro sedicenti soluzioni, le prostitute sono ancora tutte quante li. Bel lavoro, complimenti! Ci fanno pure gli splendidi!!
EdHuNTeR
Il passante 2012-10-19 07:36:28
Aiuti a chi è sfruttata sicuramente, mettere queste ragazze in una posizione più sicura è sottinteso, per chi dice far calare la domanda è impossibile, qua bisogna toccare un tasto un pò dolente, credo in dio per carità ma l'intervento della chiesa non va bene, si attacca a principi troppo spirituali, legalizziamo questa cosa, saranno molto più protette e meno in strada, vinceremo tutti.
L'indemoniato 2012-10-19 07:53:34
http://scaloni.it/popinga/il_marziano/
Marco 2012-10-19 08:36:47
Certo che è giusto quel che dice don Aldo, però il discorso va anche contestualizzato: tra tagli e carenza di personale, tra mancanza di volontà politica (e questa è la prima cosa) e immobilismo di chi non vuol vedere o ha paura, la lotta è dura...molto dura.
Personalmente non sono a favore delle case chiuse...non credo che così si toglierebbero fondi o mercati alla criminalità organizzata!!!
Magari ci sarebbero più controlli igienici e magari le prostitute potrebbero pagare pure le tasse, ma allora chiamiamolo modo per spremere altre persone che, seppur sane, non son libere.
Non credete?
Cornelio 2012-10-19 09:37:14
Io sono favorevole alla regolamentazione della prostituzione su modello tedesco/olandese. Riguardo alle esternazioni del prete mi trovo completamente in disaccordo.
Laura 2012-10-19 11:38:44
Interessante che la maggior parte dei commenti possibilisti sia scritta da uomini, del resto sono loro a creare sette milioni di domande di sesso a pagamento la settimana... Se da fastidio che ad occuparsi di prostituzione sia un prete, andate a leggere cosa scrive la laicissima associazione 'On the road'. Quanto alla presunta libertà di chi si prostituisce (olgettine ed escort a parte, ma questa è un'altra storia), è quantomeno ingenuo dare retta alle risposte di chi esercita in strada, spesso sotto minaccia. Tutto si risolve, basta legalizzare! Tanto e vero che l'Olanda torna su suoi8 passi.
Cornelio 2012-10-19 12:24:05
L'olanda non ritorna sui suoi passi, corregge ma la strada rimane quella. Le correzioni si possono fare, ci sono fasi test per vedere se la cosa va bene e se non va si modifica. Ma sta certa che non torna indietro. Magari cambiamo le modalità, ma non tornano all'oscurantismo.
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-19 13:35:09
Prima di tornare eventualmente sulle proprie decisioni, e sui propri passi, bisognerebbe cominciarne a fare almeno uno, altrimenti si procede come i gamberi. Un procedere che piace tanto a soggetti nostalgici del medioevo, e delle monarchie assolute. Se non si vuole dar retta alle dichiarazioni delle prostitute di qui, sotto minaccia in strada, quando dichiarano di prostituirsi liberamente per scelta, allora sia dia retta a quelle che dichiarano la stessa cosa, nei paesi dove tutto avviene nella legalità. Li semplicemente esistono prostitute che scelgono liberamente di fare le prostitute, mentre sarebbero tutte costrette? Buffo ragionamento. O vogliamo insinuare che anche quelle vengono minacciate? Qui tanti commenti di uomini, é vero. Ma chi si occupa quotidianamente di prostitute, venendo chiamato addirittura come "esperto" in commissioni comunali pubbliche e laiche, dove non dovrebbe essere chiamato, nom é forse anch'egli un uomo?...E per giunta, di quelli che dovrebbero essere gli ultimi ad occuparsi di sesso come esperti, visto che si autoimpongono di non farlo (teoricamente), per altrettanto libera scelta di vita???...Quindi di cosa si sta blaterando? Nessuno potrebbe esprimere opinioni e punti di vista sul fenomeno della prostituzione, se non le donne? Stiamo dando da matti, spero..? Peraltro l'insinuazione che gli uomini che commentano siano gli stessi che usufruiscono delle prostitute, é a dir poco fuoriluogo...anzi, proprio una pisciata fuori dal vaso.
gio 2012-10-19 14:59:26
Rispondo a laura
se ci sta domanda é perche le donne italiane sia spose che fidanzate sono molto ma molto ma molto complicate
e diventano molto semplici quando trovano l‘amante e per loro trovarlo non ci mettono tanto
e poi la domenica vanno alla santa messa
Francesca Francesconi 2012-10-19 15:48:52
Quale voce fuori dal coro mi sento di ringraziare di cuore Don Aldo, per il suo intervento, ricco di verità e carità, in una materia così delicata e problematica, sicuramente nei cui confronti non si può essere indifferenti. Ma soprattutto vorrei ringraziare il consigliere comunale Maurizio perini, per la sensibilità e concretezza dimostrata nell'ideare e organizzare questo incontro. Finalmente abbiamo qualcuno, in particolare un politico, che in vece di voler nascondere "la spazzatura" sotto un tappeto, ha capito che la prostituzione è un problema serio e reale, anzi, è un vero e proprio "dramma sociale", in quanto coinvolge in maniera diversa persone, nuclei familiari e comunità:non si può pensare alla prostituzione in strada o nei famosi residence come a una qualsiasi attività, il "mestiere più vecchio del mondo", ciò è profondamente sbagliato, non veritiero e ingiusto nei confronti di chi ogni giorno, pardon ogni notte, è costretta (da terzi o dalle "circostanze": e possono essere infinite, dalla mancanza vera di fonti di sostentamento alla violenza, a problemi di droga o alcolo...)a vendere il proprio corpo e con esso, inevitabilmente la propria anima (perchè non è come vendere un vestito darsi ripetutamente auomini sconosciuti e a volte pericolosi ogni sera...!. Altro sicuramente è il tanto in voga sistema delle escort...ma quella è un'altra storia...anche lì comunque c'è una schiavitù di mezzo, che è quella del denaro o del potere o del sesso). La prostituzione è una vera piaga a danno quasi sempre di donne con gravi situazioni di disagio che sentono di non avere alternative o peggio chje sono vittima di feroci aguzzini. MA vittime sono direi anche i clienti: sono vittime di se stessi e schiavi di una concezione del grande dono della sessualità e della donna totalmente distorto. Come non vedervi forti repsonsabilità della società tutta? La quale da una parte ha sessualizzato tutto e tutti attraverso migliaia di messaggi mediatici quatidiani, distorcendo così la visione della sessualità e la percezione della dignità dell'atro da me, dall'altra parte però, non vuol vedere in strada il scene che potrebbero turbare la "gente per bene"... Che volgiamo fare? Sarà il caso di iniziare ad educare le persone, a partire dai gionvani (ma non solo) alla verità della sessualità umana? E quando parlo di educazione, non intendo quella che attualemente si fa nelle scuole, che praticamente si riduce ad una mera educazione all'uso dei sistemi anticoncezionali, dando per scontato, anzi INCENTIVANDO l'uso della sessualità anche fra i giovanissimi!!!!, Mentre si dovrebbe secondo me prima di tutto educare all'affettività persone che oggi sono abituate a rapporti "finti", digitali, che fanno perdere loro il contatto con la realtà del fatto che siamo persone in carne, ossa e spirito! Anconra, non si dovrebbe forse educare al rispetto vero degli altri e all'amore vero il prossimo? Altrimenti non se ne esce: è tutta un'ipocrisia.
E allora ben vengano le iniziative come quella in oggetto quando riescono a scuotere le coscienze...sperando sempre che non siano andate definitivamente in letargo....
Grazie Maurizio, continua così!
Michele 2012-10-19 18:15:10
Quoto Gio, lo dimostra anche il fatto che sempre più Italiani si sposano o si fidanzano con donne straniere e prima che qualcuno dica la solita idiozia che lo fanno solo per fregarti i soldi (casi comunque possibili) riporto la mia personale esperienza, sono felicemente sposato da più di 4 anni con una ragazza straniera e lo rifarei 100 volte, cosi come molti dei miei amici e parenti che hanno fatto la mia stessa scelta e si trovano benissimo.
O. Manni
Paul Manoni 2012-10-20 04:17:10
Francesca, la realtà è un'altra cosa. La tua "verità" sulla sessualità è tua. Ce n'è un'altra differente per ogni singolo individuo di questa terra.
ATTENZIONE!
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