Chiusura del Giudice di Pace, per Paradisi “Mangialardi fugge da sue responsabilità”
Il rappresentante del Coordinamento Civico Senigallia: "Il Sindaco gioca su tre tavoli, senza farli incontrare"
Sulla questione della salvezza del presidio giudiziario del Giudice di Pace, il sindaco Mangialardi sta perdendo la propria credibilità. Il primo cittadino, dopo aver indotto il presidente della prima Commissione a non invitare i sindaci del comprensorio (come da me richiesto formalmente) in palese violazione di regolamento comunale, sta giocando su tre tavoli distinti.
Nel primo tavolo, racconta ai rappresentanti del Foro senigalliese che è pronto a sostenere le ragioni dell’avvocatura e dei cittadini di Senigallia.
Nel secondo tavolo, quello aperto con i sindaci del comprensorio, tira fin troppo la corda pretendendo sacrifici dai piccoli Comuni al di là di ogni ragionevole pretesa (addirittura ha chiesto che si riconoscesse al Comune di Senigallia il costo dell’affitto dell’edificio di proprietà comunale).
Nell’ultimo tavolo, quello politico della Commissione consiliare, vorrebbe raccontare ai rappresentanti dei cittadini che lui si sta prodigando tra mille difficoltà per salvare il presidio giudiziario così come gli ha imposto il voto unanime del Consiglio Comunale.
Una sorta di Giano “trifronte”. Meglio: il solito teatrino della politica. Ma la questione della salvezza del Giudice di Pace è questione troppo urgente e troppo seria per prestarsi a questi giochi di corridoio. Ed è proprio per questo che Mangialardi, con la complicità di consiglieri comunali asserviti al suo vacuo “fascino” politicante, sta facendo di tutto per non unire i tre tavoli e non far incontrare sindaci, consiglieri comunali e avvocati.
Ed è invece proprio quello che si dovrà fare. Una grande riunione informativa e programmatica con tutte le parti in campo. Se il sindaco Mangialardi continuerà a fuggire dalle sue responsabilità e a tramare per evitare il confronto, mi farò personalmente parte attiva per sopperire alle mancanze del nostro sindaco.
Nel frattempo ad Ancona stanno preparandosi, adattando dei locali della Provincia.
Così il Comune di Senigallia potrà liberarsi degli oneri sopportati fin'ora ed avrà un immobile di proprietà finalmente a sua disposizione.
E poi, pezzo a pezzo, Senigallia sta perdendo tutti i servizi. Tra un pò le uniche cose che rimarranno saranno il Gabinetto del Sindaco ....e l'Agenzia delle Entrate.
In allegato al Decreto Legislativo 07/09/2012, è stato pubblicato un elenco di 667 uffici di Giudici di Pace soppressi; tra questi figurano anche città con più popolazione di Senigallia.....se è una delibera del Consiglio dei Ministri.
A livello territoriale come Fano ha il circondario di Pesaro, San Benedetto quello di Ascoli….per noi Ancona, che si trova a 30 Km analogamente agli altri casi.....ora non riesco a capire quale sia il problema….o meglio vorrei sapere se il problema è della intera comunità o di “particolari” singoli cittadini???
Nel caso sia dell’intera comunità, per me singolo cittadino di Senigallia vorrei sapere quale sarà lo stravolgimento…il dover andare ad Ancona nell’eventualità che abbia necessità del giudice di Pace?????
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