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Delitto di Bologna: un sms ha scatenato la gelosia di Sergio Ucciero

L'agente del punto Einaudi di Senigallia è accusato di omicidio premeditato

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L'arresto di Sergio Ucciero a Bologna

Un messaggio sul cellulare avrebbe fatto perdere la testa a Sergio Ucciero, l’agente dell’Einaudi di Senigallia che sabato 13 ottobre ha ucciso a coltellate a Bologna il nuovo compagno della moglie, Alessandro Porrovecchio, 53 anni di Torino.

Ucciero, 55 anni, ha raccontato al Gip – durante l’udienza di convalida dell’arresto di martedì 16 ottobre – di aver scoperto un messaggio del Porrovecchio nel cellulare della moglie, dove il nuovo compagno sarebbe stato salvato in Rubrica come “Mamma”: quell’episodio avrebbe scatenato la gelosia e la rabbia, poi sfociate nel delitto.

La donna, Luciana La Carretta di 49 anni, aveva comunque confessato al marito già all’inizio d’ottobre la sua nuova relazione, e nel momento in cui è partita per Bologna, l’omicida ha immediatamente deciso di seguirla, non credendo alla versione di un incontro con la sorella: Ucciero ha pedinato la moglie  portando con sé il coltello da cucina con cui ha poi ucciso Porrovecchio sul binario 1 della stazione ferroviaria.

Il gip, dopo l’interrogatorio, ha disposto la custodia in carcere: Ucciero è accusato di omicidio premeditato.

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