Parlando ancora di differenziata, c’è chi dice NO… perchè…
... senza un punto di domanda a fine frase!!! - VIDEO
Ancora una volta ricevo una breve mail, da parte di un cittadino, senza esserne però l’unico destinatario (infatti anche su FB c’è stata un’identica segnalazione), inviatami in quanto curatore, qui su SenigalliaNotizie.it, della rubrica “Diversamente Giovani”, con allegati i link a due video.
La didascalia sotto riportata è: “perchè ad Alessandria sono ritornati indietro…” E quello che più mi ha colpito, non sono tanto i due filmati, ma la mancanza di un punto di domanda alla fine della frase.
Quindi non una domanda, non la richiesta di aiuto o una segnalazione di un disservizio, ma un suggerimento che ha quasi il valore di una certezza e che suona come un “Provate per credere!”
Allora ho aperto il breve video e giunto alla fine di questo, devo dire con sincerità, anch’io ho fatto la stessa constatazione del mio suggeritore, anche se io alla fine della frase mi sono posto però, quel punto di domanda che sull’originale non compare.
L’ho posto, per questi motivi. Primo perchè non ritengo di certo la mia mente superiore a tante altre che si sono occupate e continuano ad occuparsi della materia rifiuti e della relativa raccolta differenziata. Quindi di conseguenza, mi viene di pensare che se si è deciso di fare la differenziata come la stiamo ora facendo qui da noi, voglio sperare che un motivo studiato e sperimentato, costoro lo hanno avuto e continuino ad averlo.
Però la stessa cosa la penso nei confronti dell’Amministrazione Alessandrina, che se ha scelto di innestare la retromarcia, evidentemente qualche motivo lo avrà anche lei avuto.
Intanto quello che ho notato è che la raccolta ad Alessandria viene eseguita da parte della municipalizzata Azienda Servizi Urbana, senza sentire la necessità alcuna, di trascinarsi a rimorchio, come invece facciamo qui da noi, quel pachidermico, pesante e dai risultati fin qui emersi, inutile, carrozzone di consorzio. Infatti dalla operazione aritmetica di risultati positivi (pochini a dire il vero) meno problemi emersi, il risultato sembra portare un segno negativo.
Altra cosa non simpatica sono le esternazioni dei personaggi dirigenziali, che al suo interno si muovono e si fanno sentire solo nei momenti “di gloria” prendendosi i meriti e gettando sempre e tutte le colpe sugli altri quando le cose non vanno. Poi, trattandosi di spazzatura, logicamente alla fine, una bella lavata di mano con il solito sapone “ponziano” e si ritorna alla tranquillità.
Non capita spesso, ma questa volta è accaduto, che un semplice cittadino, quindi dal basso, fa giungere interessanti suggerimenti documentati, di altra amministrazione che ha e sta positivamente sperimentando da oltre un anno. Logicamente ha fatto un passo indietro coraggioso e si è chiesta a suo tempo, i perchè di determinati disservizi causati dal “porta a porta”, si sarà fatta autocritica, decidendo così di prendere nuove strade per un nuova tipologia di raccolta.
Una cosa appare subito evidente, con la raccolta stradale si farebbero meno km e quindi minor inquinamento dell’aria, minor traffico, minori spese di gasolio, minor spesa per i contenitori (visto il minor numero) e di personale (soprattutto quello pseudodirettivo).
Lo so, o quanto meno lo posso immaginare. Da noi, forse, la cosa più difficile, anche una volta valutato positivamente questo sistema, consisterebbe proprio sul “come” affondare quel famoso barcone del consorzio la cui linea di galleggiamento è stata precaria fin dal suo varo. Figuriamoci poi oggi che le poltrone in ambito politico-amministrativo, di ogni ordine e grado, almeno da come si vocifera, dovrebbero essere tagliate nel numero. Però capisco la difficoltà, anche se non la condivido!
Allora? Ma nulla, il mio compito si ferma qui. Era del resto solo quello di pubblicare quanto ricevuto. Saranno poi i lettori, una volta cliccato sui link e guardato ed ascoltato i video informativi e ben fatti, a trarre le proprie conclusioni. Sarebbe bello però, poter assistere ad un mutamento genetico della politica: le cose fatte, almeno per una sola volta, anche se una pia illusione, tali NON restano.
PS: in Romagna (ed anche in alcuni comuni dell'Alto Adige) c'è un sistema ibrido: Plastica, carta e vetro su strada, con contenitori casalinghi forniti dal comune, mentre organico e indifferenziato porta a porta. Quest'ultimo sistema unisce i risparmi della raccolta su strada al senso di responsabilità delle persone nella produzione del "grigio".
Tornare al vecchio sistema sarebbe da pazzi considerando l'inciviltà che ci accomuna.
Punto primo: i 2 video sono promozionali dell'azienda che gestisce la raccolta e, volente o nolente, il cambio da porta a porta a stradale lo deve promuovere.
Punto secondo: l'Amiu non è una municipalizzata ma una Spa che ha vinto la gara nel 2011 per la raccolta dei rifiuti ad Alessandria e in altri 24 comuni della zona. Per partecipare alla gara ha costituito un consorzio d'impresa con Iren Emilia (quella dell'inceneritore di Parma).
Punto terzo: Nella provincia di Alessandria esiste l'equivalente del CIR33 si chiama "Consorzio di bacino alessandrino per la raccolta di rifiuti solidi urbani" E' il consorzio che ha indetto la gara per l'appalto vinta da Amiu con Iren. Esattamente come succede da noi.
Punto quarto: il sindaco che aveva avuto, sicuramente non da solo, sta bella pensata di eliminare il porta a porta alle ultime elezioni, nel magio scorso, è stato mandato a casa "dal basso" abbastanza ignominiosamente, 32% contro il 68% della sfidante, al primo turno primo turno si era fermato al 18,3% risultato a dir poco imbarazzante per un sindaco uscente.
Certo l'unico motivo dell'insuccesso elettorale non srà stato il cambio nella raccolta dei rifiuti, infatti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/01/comune-di-alessandria-conti-in-rosso-per-100-milioni-di-euro-indagato-lex-sindaco/280617/
Concludendo: i risultati di questo cambio di rotta nella raccolta dei rifiuti ad Alessandria, a distanza di un anno, sembrano tutt'altro che incoraggianti, o quantomeno sono assai controversi:
http://www.oggicronaca.it/2012/08/19/alessandria-gravissima-diminuzione-della-raccolta-differenziata-e-il-comune-potrebbe-pagare-una-multa-il-valzer-delle-cifre/
http://www.ilpost.it/2012/06/29/il-comune-di-alessandria-e-fallito/
Ma questo è stato segnalato fin dall'inizio al Comune di Senigallia che imperterrito invece ha suonato la grancassa del primo comune virtuoso delle Marche, d'Italia, del Mondo...
Il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri, tutti presi dal clima del miracoloso "porta a porta", hanno preso decisioni costose e che non hanno dato i risultati promessi, tutt'altro.
Questa la evidente verità ed ora ne dovrebbero trarre tutte le conseguenze : fare mea culpa e scusarsi.
Ma non lo faranno, senza punto di domanda a fine frase !
occorrerà capire quanto poi costa cessare con il sistema in atto attualmente per passare a questo nuovo
Con la differenziata stradale (i cassonetti) questi risultati sono impossibili.
Quindi chi dice che il porta a porta non funziona e ha problemi racconta balle.
Casomai e' la gestione che non funziona...
http://it.wikipedia.org/wiki/Stile_giornalistico
Come detto sopra siamo ITALIANI e se tutti si comportassero in maniera civile di strade più economiche ce ne sarebbero altre ma purtroppo vanno scartate.
Quando parlavo di Senigallia con cestini del differenziato per la città non mi sono inventato nulla in quanto già Corinaldo lo fa nel suo bel centro storico oltre che mimetizzare con grate in legno i bidoni stradali sistemati nei pressi delle mura.
Fare questi cestini anche in città per lo meno dai oggi e dai domani qualcuno la bottiglia di plastica la butterà nel buco giusto....oggi c'è un solo cestino e si perde di "credibilità nella differenziata".
Era da diverso tempo che vedevo, ogni giorno, un "cittadino" di Senigallia che usciva da casa con il sacchetto dei rifiuti (organico, indefferenziato o altro) e tomo tomo cacchio cacchio lo andava a buttare nei cestini comunali quelli in legno, quelli che si trovano nelle aiuole. Da perfetto ignorante pensavo che: 1°) fosse una mossa che proprio non ne capivo lo scopo e, 2°) che la cosa fosse vietata. Quindi ho chiamato i vigili urbani e ho scattato qualche foto per comprovare il tutto. Bene...non è vietato, in quanto sono bidoni di raccolta a disposizione per tutti, così mi è stato detto dai vigili che ovviamente, conoscono la materia. Bene bis...allora nasce spontanea una domanda: e se tutti i senigalliesi, anzichè differenziare andassero a buttare i propri rifiuti nei cestini di Senigallia?????
A me la risposta che mi è stata data pare una emerita boiata, ma tant'è la legge così è!
Quindi cari cittadini, sappiate che se buttate la vostra mondezza nei cestini pubblici senza differenziarla, è LEGALE!!!!
invio foto di ciò che sta divenendo sempre di più un gran monnezzaio all'aperto la zona senigalliese dell'Uci cinema-multiplex; altro che discettare su eco-isole!
DIMISSIONI DAL RICCIOLONE fino al campanaro-cir33. n.h.u.m.
Poi sta alla UCI Cinema tenere quei bidoni in un posto non accessibile. Ho notato che la gente per lo meno butta l'immondizia dove c'è il bidone anche fuori se è pieno ma dove c'è il bidone. Vedi caso Marrazzana sulla Corinaldese; ora che è stato tolto il bidone grigio stradale non c'è neppure un sacchettino mentre prima non si vedeva neanche il bidone. Nel mio condominio che ha il grigio fronte strada all'inizio qualcuno esterno ha provato ad usarlo tra l'altro per buttarci differenziato ma poi dopo che l'ho segnalato ai vigili perchè stupidamente aveva lasciato dentro una sua lettera e messo il lucchetto non è accaduto più nulla. In questo caso forse anche la UCI Cinema se ne frega di tutelarsi.
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