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Antonio D’Agostino dona alcune fotografie al museo Nori de’ Nobili di Ripe

L'artista ha documentato per lungo tempo le vicende del movimento Fluxus

Nori de' Nobili

Come aveva preannunciato all’atto dell’inaugurazione  il sindaco di Ripe, Conigli, il programma espositivo del museo Nori de’ Nobili partirà subito. Per di più partirà con gli occhi ben aperti sul panorama internazionale delle donne artiste.

L’occasione è costituita dalla donazione annunciata  da Antonio D’Agostino, coordinatore della redazione della rivista Arte Contemporanea,  che ha  documentato con i suoi scatti  le performances artistiche dei maggiori autori di Fluxus, a cominciare da Yoko Ono e  Marina Abramovic.

Antonio D’ Agostino sabato 13 ottobre mattina al Musinf, durante l’incontro sulla fotografia sociale,  renderà pubblica  la notizia della donazione al Museo Nori de’ Nobili di Ripe di una suite delle sue fotografie su Fluxus, comprendente le immagini dedicate a Yoko Ono ed a Marina Abramovic. Si tratta di fotografie che sono state pubblicate sul libro di Antonio D’Agostino sull’esperienza internazionale di Fluxus. Un libro edito dalla rivista Arte Contemporanea, che ha avuto grande successo. L’assessore Stefano Schiavoni, il sindaco di Ripe Conigli,  il direttore del Musinf prof. Carlo Emanuele Bugatti ed Antonio D’agostino annunceranno anche altre iniziative sul tema della documentazione dell’arte al femmnile, su testimonianze di artisti intorno a Nori de’ Nobili e sul coordinamento tra i musei comunali d’arte del territorio.

ll movimento Fluxus nasce nel 1961 da un’idea dell’artista lituano George Maciunas e rappresenta un movimento mirato a rappresentare la fusione di tutte le arti rispettando comunque le specifiche di queste.

Le opere di Fluxus sono azioni, eventi che tendono a sottolineare quanto la quotidianità e la banalità della vita di ogni individuo possa essere intesa come evento artistico in quanto come afferma Maciunas: “tutto è arte e tutti possono farne”. Accanto a Maciunas, Dick Higgins, il quale sosteneva: “Fluxus non è un movimento, un momento della storia, un’organizzazione.Fluxus è un’idea, un modo di vivere, un gruppo di persone non fisso che compie fluxuslavori”.

Quindi Fluxus teorizza un modo di fare arte che è un fluire ininterrotto di situazioni, percezioni e molteplici esperienze estetiche e sperimentali aperto a qualsiasi linguaggio quali pittura, scultura, happening, danza, musica, poesia, teatro, tecnologia.

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