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Impianti fotovoltaici a Castelleone, la minoranza pone altre domande al Sindaco

"Biagetti si assuma le proprie responsabilità, e non tiri in ballo i dipendenti comunali"

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Fonti di energia rinnovabili: pannelli solari, pale eoliche

Con la replica sugli impianti fotovoltaici è l’Amministrazione comunale suasana a spargere sempre nuovi dubbi e questo ci porta a formulare un paio di interrogativi al sindaco e alla sua maggioranza: perché a guidare ogni Comune c’è un sindaco, una Amministrazione comunale e il Consiglio? Solo per conferire onori? Dato che il sindaco Biagetti ha rammentato le precorse vicende del palazzetto dello sport, come mai è stato il precedente sindaco ad essere incorso nella condanna della Corte dei Conti?

Non è forse perché sono gli amministratori e non i dipendenti i responsabili delle scelte politiche errate?

Se una amministrazione comunale decide di investire nelle cosiddette fonti energetiche alternative e poi non si preoccupa di verificare se quell’investimento è produttivo o se invece serve solo a regalare energia elettrica all’Enel è un problema politico o solo di iter amministrativo?

Per quanto riguarda poi la presunta avventura in calcoli numerici della minoranza, abbiamo semplicemente guardato il calcolo elaborato dal nuovo tecnico incaricato verbalmente dalla Amministrazione comunale per disbrigare la matassa della mancata iscrizione al GSE che quantifica il danno già arrecato al Comune in € 96.350,00 per la sola mancata iscrizione a cui il Gruppo di “Insieme per Castelleone” ha aggiunto solamente gli interessi e il mancato introito per un anno e mezzo dell’energia regalata all’Enel.

Chi debba pagare quei mancati introiti è solo un fatto accessorio che non vogliamo nemmeno considerare, perché il problema politico, e non certo amministrativo, è che questi spiacevoli fatti si verificano troppo di frequente e non certo per colpa dei dipendenti come vorrebbe insinuare l’Amministrazione comunale.

Del resto la stessa Corte dei Conti nella famosa sentenza ha parlato proprio “di una indiscutibile colpa grave (rinvenibile sia sotto il profilo della negligenza che sotto l’aspetto della superficialità e della imperizia nell’uso del potere discrezionale) la quale induce a ritenere la responsabilità amministrativa” del sindaco e non certo dei dipendenti.

Con quella condanna il Gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” non solo non ha niente a che vedere per via della propria azione di controllo o per i comunicati stampa che emana, ma certo non ne ha gioito perché quello che importa è che fatti del genere non debbono mai accadere, non certo per il bene degli amministratori, ma per quello ben più importante dei Castelleonesi e delle Istituzioni stesse.

Per quanto riguarda invece il nuovo impianto sul tetto del municipio perché mai l’autorizzazione della Soprintendenza è stata richiesta solo dopo che il caso è scoppiato, e soprattutto perché è stato deciso di realizzare quell’impianto se i regolamenti comunali escludono quella possibilità?

La smetta, quindi, il sindaco e l’Amministrazione comunale di tirare continuamente in ballo i dipendenti e si assuma una buona volta le proprie responsabilità.

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