Senigallia, alla Festa de La Città Futura il racconto sull’anarchico Giuseppe Pinelli
Sabato 29 settembre, proiezione e tavola rotonda alla pescheria del Foro annonario
Film, confronto e tavola rotonda. La Città Futura vuole parlare e confrontarsi con chi vorrà partecipare ai due eventi principali della “Città Futura in Festa“: sabato 29 settembre, alle ore 17,30 la visione del film di Marco Tullio Giordana; alle ore 21,30 – sempre presso “la Pescheria del Foro Annonario” – la tavola rotonda a cui interverranno: Claudia e Silvia Pinelli, figlie del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, Carlo Arnoldi, Presidente dell’Associazione famigliari Piazza Fontana, Piero Scaramucci giornalista ed autore del Libro.
“Una storia quasi soltanto mia” è il racconto confessione di una donna, il cui marito viene improvvisamente fermato, trattenuto in questura. Finirà per morire cadendo dalla finestra e nessuno le dice il perché.
Da quel giorno Licia inizia una battaglia per la verità e piano piano scopre di essere all’interno di un intrigo politico, drammatico e terroristico. Sembra un romanzo giallo invece è una storia vera raccontato in prima persona da Licia Pinelli dove la storia della famiglia Pinelli coincide con la storia d’Italia di quegli anni.
Ecco che il libro, come il Film “Romanzo di una strage“, ci aiuta a conoscere il passato per capire meglio il presente.
Lo Stato, già da quegli anni, non garantisce verità e giustizia in cambio di lealtà e fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Nasce il sospetto nei confronti degli apparati dello Stato, c’è una fuga dalle responsabilità della classe politica; dalla partecipazione e dal protagonismo si passa alla rassegnazione, alla subalternità dei cittadini, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove i partiti promuovono gli uomini, non più le idee e i programmi.
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