Dai luoghi terremotati di Mirandola, 23 studenti a Suasa per un progetto didattico
Fino al 29 settembre attività negli scavi archeologici, laboratori, visite a Fonte Avellana e al Furlo
Dopo i fatti del terremoto del maggio 2012, la costruzione dei prefabbricati provvisori per ricominciare le attività del nuovo anno scolastiche dell’Emilia non sono ancora ultimati e 23 studenti della classe 3A del Liceo Classico “Giovanni Pico” (sede associata dell’IIS “Luosi” di Mirandola in provincia di Modena), uno dei centri più devastati della Bassa Modenese, hanno iniziato le loro attività scolastiche nel territorio del Parco Archeologico Regionale di Suasa.
I ragazzi accompagnati dal prof. Franco Verri, ospiti del Comune di San Lorenzo in Campo, stanno seguendo un progetto didattico che corona una serie di iniziative, oramai pluriennali, legate all’archeologia, intraprese nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa. Generalmente tali attività extracurricolari vengono svolte verso la fine dell’anno scolastico. A causa dei recenti eventi sismici, che hanno gravemente colpito anche questo Istituto, rendendone inagibile la sede, le attività scolastiche inizieranno in prefabbricati che, anche nelle più rosee previsioni, saranno pronti solamente nel mese di ottobre 2012. A fronte di questa situazione la Scuola ha valutato di anticipare le attività extracurriculari nel mese di settembre, per sfruttare al meglio questo periodo altrimenti non utilizzabile per le normali attività scolastiche.
L’idea progettuale nasce dal Dott. Paolo Campagnoli, archeologo residente nelle zone colpite dal terremoto, che assieme alla dirigenza dell’Istituto scolastico ed in particolare con il Prof. Franco Verri, consolidando il rapporto che si era creato con le passate attività didattiche, hanno predisposto il fitto programma delle attività sul campo. La scelta del sito non è casuale, il dott. Campagnoli, infatti, ha per anni esercitato la sua attività di archeologo, come studente prima e poi come collaboratore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, presso l’area della Città Romana di Suasa.
La proposta di questo stage formativo è stata accolta con favore da tutte le Istituzioni che operano in questa importante realtà territoriale.
L’Amministrazione di San Lorenzo in Campo (PU) si è fatta carico dell’ospitalità e ha messo a disposizione un pulmino con autista per effettuare anche visite guidate sul territorio. Il Comune di Castelleone di Suasa (AN) e il Consorzio Città Romana di Suasa hanno fornito tutto ciò che necessitava per le attività didattiche, mettendo anche a disposizione collaboratori e sedi logistiche. L’Università di Bologna ha dato il suo appoggio scientifico illustrando ai ragazzi i risultati di oltre vent’anni di scavi, mentre con grande sensibilità la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche ha consentito che alcune attività si svolgessero all’interno delle aree del Parco Archeologico.
I ragazzi modenesi sono arrivati nel Parco di Suasa lunedì 17 e rimarranno fino al 29 settembre. Sotto la guida dei collaboratori del Consorzio (Coordinamento Dott. Mirco Zaccaria, collaborazione Dott. Roberto Schiaroli) hanno già provveduto a ripulire le strutture del Foro romano dalle erbe infestanti e si stanno occupando di piccoli interventi di manutenzione. Hanno già fatto laboratori sperimentali sull’affresco e alcune uscite didattiche sul territorio, alla scoperta di una regione particolarmente ricca di bellezze paesaggistiche e di beni culturali. Domenica 23 settembre i ragazzi sono stati raggiunti dalle loro famiglie e insieme agli Amministratori di San Lorenzo in Campo hanno potuto apprezzare l’ospitalità e l’ottima cucina dell’Hotel Giardino. Molti genitori e il prof. Verri a nome del Liceo “Pico” hanno invitato gli amministratori laurentini a Mirandola per ringraziarli di quanto fatto per gli studenti modenesi e per attivare un “gemellaggio” tra le due comunità.
Sono stati coinvolti anche alcuni maestri artigiani della zona, come Giacomo Bonifazi e Lucia e Valentina Chieregato di Fratterosa che hanno fatto sperimentare ai ragazzi le antiche lavorazioni della ceramica e della lana. Di grande spessore il colloquio che i monaci camaldolesi di Fonte Avellana hanno avuto con la classe mirandolese al termine della visita del monastero. Prima della partenza il gruppo di studenti affronterà l’esperienza della fabbricazione delle lucerne romane illustrata dalla dott. Elisa Cipriani, la realizzazione di un mosaico e un’escursione al Parco del Furlo, lungo il tracciato della antica Flaminia romana.
Si ringraziano tutte le persone e le Istituzioni che nelle loro possibilità e per le loro competenze hanno reso possibile questa ricca esperienza, con l’auspicio di tutti che da questo stage didattico possa nascere un rapporto di scambi culturali e – perché no – anche economici tra le due comunità che vada ben oltre la tragica emergenza del terremoto.
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