Via libera agli amici a quattro zampe in condominio: ora c’è anche la legge
Nessun regolamento condominiale potrà più vietare di possedere animali da compagnia in casa
E’ stato approvato nell’aula di Montecitorio l’articolo sulla nuova legge sui condomini che vieta ad inquilini e proprietari di proibire il possesso e la detenzione di animali domestici: nessun regolamento condominiale potrà quindi più vietare di possedere animali da compagnia in casa.
Questa proposta di legge scriverà la parola ‘fine’ a numerose diatribe condominiali tra coloro che vorrebbero limitare la presenza di cani e gatti per i motivi più svariati.
In realtà erano già numerose le sentenze che sancivano a chiare lettere che nessun regolamento o assemblea condominiale poteva limitare il diritto di proprietà e che quindi non era possibile impedire in alcun modo di tenere animali in condominio.
A esempio la sentenza del 24-3-1972 n. 899 della Sezione II della Corte di Cassazione testualmente recita:
“È inesistente il divieto giuridico di tenere cani in condominio. Il regolamento condominiale che contenga una norma contraria è limitativo del diritto di proprietà, quindi giuridicamente nullo. L’assemblea condominale non può deliberarlo“.
Da segnalare anche le due sentenze emesse da un pretore di Torino e da uno di Milano i quali hanno assolto dalle loro presunte colpe due proprietari di cani e in entrambi i casi hanno condannato i proprietari degli stabili alle spese giuridiche, sentenziando inoltre che: “i cani e gli altri animali domestici fanno parte delle affettività familiari“.
Nonostante ciò, per anni, numerosi regolamenti condominiali interni hanno ignorato questa sentenza imponendo divieti e restrizioni. Da oggi questi soprusi non saranno più fattibili.
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