Senigallia, donna ustionata dall’elettrobisturi: due medici a giudizio
I fatti risalenti al 2007; chiesto un risarcimento di 100mila euro
Doveva essere un normale intervento di routine per l’asportazione di una varice dalla gamba, e invece nell’operazione M.L.C., 72 anni, residente ad Arcevia, ha riportato ustioni a gambe, cosce e un’invalidità quantificata dai consulenti della procura del 14%.
I medici finiti sotto processo per questo presunto caso di malasanità sono due chirurghi, M.B., e F.A.,che sono stati rinviati a giudizio per lesioni colpose. Il processo si è aperto nella mattinata del 27 settembre nell’aula penale del tribunale di Senigallia.
I fatti risalgono al 12 febbraio 2007; le lesioni sono state inflitte alla donna mentre i medici stavano saturando la vena con un elettrobisturi. Lo strumento, per cause ancora da accertare, si è incendiato ustionando le gambe e parte della zona genitale della donna.
La paziente tramite il suo legale, ha chiamato in causa anche l’Asur oltre che i due medici, chiedendo 100mila euro per il presunto reato, mentre per il danno, sarà il giudice a riservarsi di quantificare il risarcimento. Il processo è stato aggiornato al 27 giugno 2013.
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