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IMU: a Senigallia e paesi limitrofi versati più di 10 milioni di euro

L'appello di Confartigianato: "Territorio già provato, stop al rincaro della pressione fiscale"

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Giacomo Cicconi Massi

Il Senigalliese ha versato più di 10 milioni di euro per la prima rata dell’IMU. 10.144.000 € a essere precisi, con una incidenza sul reddito Irpef del 1,20%. La Confartigianato, grazie alla rilevazione operata dal suo Ufficio Studi, ha potuto quantificare la consistenza del versamento IMU pagato da cittadini e imprese del territorio. La cifra più alta è stata sborsata nel Comune di Senigallia: oltre 7 milioni di euro (7.617.000 euro); seguono a lunga distanza Ostra con 665.800 euro e Corinaldo dove sono stati versati in tutto per la prima rata della nuova tassa sugli immobili oltre 500 mila euro (566.500 euro).

Un prelievo significativo – commenta Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia – che va a intaccare la resistenza dei patrimoni familiari e aziendali già alle corde per tutte le difficoltà comportate dalla crisi“.

L’incidenza del versamento IMU sul reddito Irpef raggiunge la quota percentuale dell’1,31% nel Comune di Senigallia, il valore più alto di tutto il distretto, addirittura quinto nella classifica provinciale.

Tale impatto è motivato in parte dalla vocazione turistico-balneare della città e dalla conseguente presenza di seconde case.

Seguono Monterado (1,12%) e Corinaldo (1,02%). Cittadini e imprese vivono questa stretta tributaria con apprensione in attesa che vengano fissate, Comune per Comune, le aliquote IMU definitive.

La Confartigianato grazie al lavoro del suo Ufficio Studi intende continuare a monitorare la situazione e a quantificare l’impatto della nuova tassazione sugli immobili.

Per questo chiediamo agli Enti locali di non inasprire ulteriormente la pressione fiscale – conclude il segretario della Confartigianato di Senigallia Cicconi Massi –  il territorio è provato dagli effetti a lungo corso della crisi.

Comprendiamo che da questo scenario non sono immuni le stesse Istituzioni, ma ricordiamo loro il ruolo fondamentale e insostituibile dell’economia reale, “fatta” di cittadini e imprese, l’unica in grado di guidarci a una ripresa effettiva, stabile, duratura“.

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