E’ in malattia, va al concerto di Madonna e mette le foto su Facebook: licenziato
Dipendente della filiale Carifac di Senigallia chiede però il reintegro e il risarcimento danni
Licenziato perché anziché stare a casa malato come sosteneva di essere, era al concerto della popstar Madonna a Firenze. E’ accaduto ad un dipendente della Carifac di Senigallia che si è visto recapitare a casa una lettera di licenziamento. Lettera subito impugnata dall’ex dipendente pesarese e dal suo avvocato attraverso la richiesta di reintegro inoltrata al Tribunale civile ad Ancona.
Il giorno di assenza per malattia era il 16 giugno: il 45enne impiegato nella filiale della banca Carifac di Senigallia si era preso un permesso dovuto allo stress, ma, grazie alle foto postate sul più popolare tra i social network, Facebook, è stato pizzicato al concerto della cantante e produttrice discografica statunitense Veronica Ciccone. E pertanto licenziato con lettera motivata dai dirigenti.
Dirigenti che gli hanno fatto notare come il partecipare ad un concerto con oltre 40.000 persone in una giornata afosa di giugno non abbia evidenziato problemi psicofisici tali da impedirgli di lavorare, ma a cui lui avrebbe replicato sostenendo che era stressato e che aveva bisogno di un momento di svago.
Alla richiesta di reintegro, qualora accettata, potrebbe fare seguito anche una richiesta di risarcimento danni.
Siete molto molto generici
Ma scusate, se il problema stress è risolvibile con un certificato medico tale da poterti permettere un giorno di baldoria, allora spiegatemi le ferie a cosa servono?
Diciamo le cose come stanno, questo signore ha fatto il furbo e siccome c'è crisi è giusto che questo signore paghi! Al suo posto spero qualcun'altro moralmente più onesto, e che questo sia d'esempio per tutti gli altri male intenzionati.
Questa realta' secondo me è una grande contraddizione in quanto il presunto malato che percepisce regolare salario puo' benissimo uscire di casa dopo le 19.00 e prestare servizio, chiaramente in nero, presso qualsiasi struttura che necessiti di un cameriere, un portiere di notte, di un guardiano ecc ecc ecc....
Una persona che si dichiara malata al proprio datore di lavoro e contestualmente all'INPS per quanto mi riguarda dovrebbe avere restrizioni piu rigide e adeguate...
Molti stanno male davvero ma almeno la meta' sono nient'altro che parassiti della societa' che rubano il salario semplicemente grazie al sistema sanitario marcio e corrotto che abbiamo in Italia. Bell'esempio per chi si alza tutte le mattine per guadagnarsi il pane quotidiano e sentirsi parte integrante dell'economia del nostro paese!!!
Il lavoro Nero nel nostro paese esiste soprattutto per queste motivazioni.. ringraziamo ancora una volta i nostri cari legislatori. Chi ha voglia di lavorare si faccia pure avanti, per tutti quelli che una volta ottenuto un contratto a tempo indeterminato se ne fregano, dovrebbe esistere solo il rimorso di non aver apprezzato il loro lavoro.
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