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Tennistavolo, 40 giovani in visita al Centro Olimpico per conoscere Sabrina Moretti

Il filo conduttore dell'incontro è stato l'importanza di credere in sé portando avanti i propri sogni

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Michele da Ale
La foto di rito con Sabrina Moretti

Nei giorni scorsi i partecipanti ad un campo scuola presso un convento francescano della zona hanno fatto visita al Centro Olimpico Tennistavolo per conoscere da vicino Sabrina Moretti.

I giovani, circa una quarantina provenienti da 3 parrocchie di Bologna, accompagnate dall’educatrice Roberta Gentile, hanno giocato circa un’oretta per poi iniziare il confronto con l’istruttrice del Centro Olimpico.

Il filo conduttore del campo scuola era l’importanza di credere in sé portando avanti i propri sogni ed impegnandosi a realizzarli. Come esempio è stata scelta Sabrina che si è trovata, senza saperlo e senza essere stata preventivamente informata, al centro di domande piene di curiosità.

Moretti, nativa di Falconara, si è innamorata del tennistavolo appena adolescente, seguita dal tecnico Ugo Lucchetti di Ancona che inizià a farle frequentare Senigallia. L’incontro con Pettinelli e la sua scuola è stato determinante convincendo la ragazza a trasferirsi nella nostra città appena raggiunta la maggiore età.

E’ arrivata la nazionale e la partecipazione ai Mondiali (3 giocatori su 5 erano di scuola senigalliese). Poi una grande battaglia di principio che l’ha portata alla ribalta di tutti i media nazionali con la partecipazione a parecchi talk show a partire dal famosissimo Costanzo show.

In quel periodo l’abbigliamento non permetteva nel tennistavolo di usare il body, peraltro utilizzato in altri sport come l’atletica ed il volley per citare i più noti. Sabrina escogitò l’astuzia di indossare un castigatissimo body sotto la regolamentare divisa prevista ma realizzata con un tessuto di rete… Gli arbitri impazzirono ma non poterono impedirlo e nel giro di poco tempo la federazione mondiale modificò i regolamenti accogliendo la richiesta. Fu una battaglia vinta grazie alla tenacia e passione, caratteristiche che contraddistinguono la ragazza ormai senigalliese a tutti gli effetti.

Al termine dell’incontro i ragazzi sono ripartiti per il campo scuola non prima però di aver fatto la rituale foto di gruppo.

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