Usa, dopo l’attentato di Bengasi 2 navi da guerra verso le coste libiche
Obama: "una giornata dura ma non dobbiamo mollare, gli Stati Uniti restano vigili"
Due navi da guerra, la USS Laboon e la USS McFaul, stanno navigando in queste ore in direzione delle coste libiche. La notizia è stata riportata dalla stampa statunitense (che cita alcune fonti dell’amministrazione) e in breve sta facendo il giro del mondo.
Le due navi da guerra, armate con missili Tomahawk, non hanno una missione specifica ma sono in stato di allerta, pronte a qualsiasi operazione ordinata dal presidente.
La situazione è precipitata dopo la morte dell’ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens, ucciso il 12 settembre nell’assalto alla sede di rappresentanza statunitense a Bengasi. Con lui hanno perso la vita altri tre americani, un funzionario e due marines. Nell’attacco sono rimasti feriti altri cinque civili statunitensi e sono morti una decina di agenti di sicurezza libici.
La reazione di Washington e’ durissima: si parla di atto ”oltraggioso”, e soprattutto, di almeno 200 marines che sono in viaggio per la Libia, come altre unita’ di elite, chiamate ad assicurare la sicurezza a Tripoli e Bengasi, come in Afghanistan ed Egitto. Scioccato, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che appena ieri aveva ricordato le vittime delle Torri Gemelle, ha promesso che ‘‘sara’ fatta giustizia” ma che i legami fra gli Stati Uniti e la Libia ”non si romperanno”. Gli Usa tuttavia non si sbilanciano per ora sulla matrice dell’attacco: fonti della Casa Bianca si sono limitate a parlare di “un attacco chiaramente complesso”, senza citare al Qaida.
“Oggi è stata una giornata dura. A volte le cose sono molto dure – ha detto il presidente – ma se noi siamo risoluti, non molliamo, non diventiamo cinici, ma continuiamo ad essere realistici su come siano duri i cambiamenti, sempre mantenendo però un senso degli Ideali e un senso di proposta, alla fine nel tempo qualcosa di buono accadrà“.
Il vecchio Zio Sam mostra i muscoli perchè non sa usare il cervello.
In un raid della Nato OTTO DONNE sono rimaste UCCISE scatenando proteste anti-americane a Mehterlam.
[Fonte: Corriere della Sera]
PS. la notizia è piccolissima in confronto allo spazio che è stato dato per le proteste contro il film....
Ehi, attenzione con l'ateismo. Il crede di non crede a nulla è cmq credere! :) Anche io sono ateo ma cose si era la battuta? "grazie a dio sono ateo"!
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