Polemiche a Senigallia sulla concorrenza tra imprese funebri: la parola alle ditte
Dopo l'articolo della Fiamma Tricolore, abbiamo raccolto le dichiarazioni dei titolari delle onoranze
Non si placano le polemiche in seguito all‘intervento della Fiamma Tricolore senigalliese sulla concorrenza tra imprese di pompe funebri, apparso su SenigalliaNotizie.it. Non si placano e anzi vedono sempre più contrapporsi le ditte locali che, intervistate, sembrano avere in comune un solo punto: quello di far chiarezza sulla vicenda che, per il momento, ha fatto parecchio discutere non solo gli addetti ai lavori.
Voci di corridoio finora – come il segretario del MSFT Marcello Liverani ha sottolineato più volte – dalle quali è partito un esposto alla Procura della Repubblica perché sia fatta chiarezza in merito alla concorrenza tra le imprese delle pompe funebri locali per la gestione dei funerali.
Abbiamo rivolto alcune domande alle imprese senigalliesi, ma non tutte hanno voluto replicare a quelle che vengono definite “accuse” mosse nel comunicato della Fiamma Tricolore. Per la precisione: Moschini, Costantini e Cordella hanno preferito non rispondere.
“Non ho visto nulla di ciò che viene segnalato – afferma Marco Giaccoli – nell’articolo: non ho nulla da recriminare dato che i funerali e l’attività in generale dell’azienda vanno avanti grazie alla professionalità e all’esperienza maturata“.
Dello stesso parere Marco Mori, titolare dell’omonima ditta: “Ci sono imprese che da 60 anni e anche più fanno il loro lavoro e ormai sono radicate nel territorio non solo per l’età, ma per i servizi che offrono. Di solito siamo sempre andati d’accordo, in pratica siamo cresciuti insieme. Chi apre un’impresa di pompe funebri non può pretendere di fare gli stessi numeri che facciamo noi dopo oltre 50 anni di esercizio: la gavetta l’abbiamo fatta tutti“.
“In merito alla procedura – prosegue – bisogna dire che all’interno dell’obitorio gli addetti delle imprese funebri possono circolare solo se per un motivo legato all’esercizio dell’attività, non è che uno ci passeggia là dentro. Ci sono le bacheche con i contatti: una per le imprese di Senigallia e una per le imprese dei comuni limitrofi, quindi chiunque può scegliere liberamente a quale azienda affidare un momento così delicato“.
Insomma le garanzie per la libertà d’impresa ci sarebbero, secondo Mori, il quale invita l’esponente politico Liverani a fornire le prove di quanto afferma e conclude: “L’articolo in questione mi sembra fatto con malignità, getta fango su imprese serie e le discredita dopo che hanno faticato anni per farsi il loro nome: saremmo solo contenti se venisse fatta luce“.
In disaccordo Emanuele Beretti, il quale sostiene come “la situazione potrebbe essere vera” e come, anzi, “negli anni non sia cambiata tanto. I turni sono stati eliminati nell’agosto del 2011, ma già dal febbraio 2009 era stata soppressa la pratica per le imprese funebri di accompagnare la ditta appaltatrice del servizio mortuario presso l’ospedale per evitare disguidi o favoritismi. Noi facevamo circa 50 funerali l’anno, dopo l’eliminazione dei turni siamo scesi a una trentina. Non c’entriamo nulla con l’esposto ma se le cose stessero realmente così come sono descritte, saremmo contenti si andasse fino in fondo“.
“E’ un vespaio che a me tocca marginalmente – dichiara Umberto Mantoni – dato che ho un’azienda aperta da poco e non mi lamento del lavoro che in quest’anno e poco più mi sono guadagnato. Solo in due casi però, degli oltre trenta funerali gestiti nel senigalliese, sono ‘arrivati’ a noi grazie all’indirizzario pubblicato nella bacheca all’obitorio“.
“Va anche detto – continua Mantoni – che se sono stati tolti i turni, a mio avviso sarebbe stato giusto anche rifare la procedura per l’appalto dei servizi mortuari: a pochi, per ovvi motivi, chiedo se sono stati informati sulle possibilità relative alle imprese di cui servirsi, e nessuno lo era. Secondo me, le cose andavano risolte in altra maniera, senza servirsi della politica, magari sentendo la direzione sanitaria dell’Asur“.
Un'ultimo commento lo vorrei spendere ad alcune persone che fanno tanto la paternale, per alcuni la "GAVETTA" è stata solo alzarsi dal letto alla mattina ed avere tutto pronto fatto e custodito da mamma e papà e purtroppo lo vedo tutti i giorni, quando sento queste cose mi sento profondamente offeso nella dignità e come persona.
Non mi torna la frase riportata dalla Ditta Mori "...di solito siamo andati sempre daccordo.." allora adesso c'è un (...omissis...) con qualche ditta? magari nuova?
Ma per favore!!!!!!
...gli "omissis" iniziano ad essere veramente troppi, non si capisce più quello che uno vuole dire...
vedi il commento di Mary C in
http://www.senigallianotizie.it/1327317445/conflitto-interessi-assessore-curzi-su-immobili-di-senigallia
Comunque a gennaio 2011 eravamo 45.027, sarebbe interessante reperire i dati dei decessi e dei "servizi" delle varie agenzie (ma sono 6 o sette?).
PS:
60019, al contrario dei vostri concorrenti, fate bene ad usare della sana* censura e a lasciar liberi i commenti. Non si capirà tutto ma almeno ci si diverte, buon lavoro.
*obbligata.
PS:Alla redazione,recito il mea culpa per aver detto ciò che penso...d'accordo con Alfio Romiti che almeno voi avete dato spazio alla notizia.
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