Paradisi: “Mangialardi ha allungato la stagione. Quella autunnale”
"Abolito anche il servizio di salvamento in spiaggia. Così si annichilisce la stagione turistica"
C’è una sorta di miracolo inquietante ottenuto dalla nostra Amministrazione comunale: è riuscita ad anticipare il grigio autunno di quasi un mese. Eccola la vera “destagionalizzazione” di Mangialardi e compagni.
Hanno ammazzato l’estate decretando la fine della stagione turistica (nemmeno brillante, per la verità). L’operazione “allungamento di stagione” è così perfettamente riuscita. Peccato che abbiano allungato l’autunno.
Il cartellone degli eventi è inesistente. Si dirà: mancano le risorse. Ma per finanziare in piena estate i burattini di un’associazione vicina ai verdi i soldi c’erano. Come c’erano per finanziare una sfilata commerciale del sindacato amico Cna. E che dire di ben 30 mila euro scialacquati in una serata sola per la notte della Rotonda (determina 695/2012)?
Per non parlare dei 3 mila euro spesi per l’autocelebrazione del sindaco in occasione della serata per la bandiera blu (determina 711/2012 in cui emerge che 1.100 euro sono stati spesi per far apparire il sindaco in tv a dispensarsi auto-elogi) o dei 13.724,30 euro spesi per affidare in gestione il parcheggio nell’area Italcementi invece di far assumere al Comune stesso la gestione con notevole risparmio (determina 645/2012 del solito dirigente Roccato, espertissimo in concessioni anti-economiche del servizio parcheggi).
Perché almeno parte di quei soldi non sono stati spesi per iniziative di richiamo nei primi quindici giorni di settembre? E che dire della incredibile soppressione del servizio di salvamento in spiaggia? Un sinistro cartello è stato appeso in tutti gli stabilimenti balneari in cui si informano i turisti che gli stabilimenti sono aperti solo per elioterapia non essendo la balneazione sicura.
Ma mi domando: il sindaco si rende conto dell’enormità di una simile inerzia? Non si può parlare di allungamento della stagione estiva e poi colpire il punto vitale del richiamo turistico.
Che è e resta il mare. Altro che musei (ma quali fantomatici musei a Senigallia sono presi d’assalto dai turisti?). Per destagionalizzare, in realtà, non servono nemmeno troppe risorse. Basterebbe un po’ di intelligenza e buona volontà. Bisognerebbe puntare anche e soprattutto sul turismo sportivo (per esempio garantendo i contribuiti pubblici che comunque vengono sempre elargiti a patto che le manifestazioni vengano organizzate rigorosamente a giugno e settembre) e sul turismo plein air (e per farlo bisognerebbe realizzare facili ed economicissime aree camper attraenti e ampie).
Ma la domanda vera è una sola: a questa Giunta interessa il bene della città o la propria sopravvivenza politica attraverso le clientele?
Allegati
Il blog sugli sprechi senigalliesi curato da Roberto Paradisi:
librobianco-senigallia.blogspot.com
Quindi, visto e considerato che e' ormai chiaro che l'amministrazione fa ben poco per far rispettare le regole da essa stessa emanate ecco che cittadini esausti protestano e si difendono........hai qualche cosa in contrario?
Prima di dare aria alla bocca caro Dionisio informati e se ti riesce cerca di cogliere meglio il tema di cui parla il consigliere Paradisi con il quale il confronto potrebbe essere anche aspro ma con la speranza di un costrutto futuro.
Ti invito nuovamente ad informarti prima di sparare fiato senza conoscere regole, norme, ordinanze e strumenti atti al rispetto di queste.
E se per lei avere concerti e gente che ascolta musica in giro per le piazze della città, animando il lungomare e il centro, non è "prolungare la stagione estiva", cosa sarebbe prolungare la stagione estiva? Un thé con biscotti a casa sua dopo le 22? Mi faccia il piacere... Sei io faccio pena lei fa tremendamente tristezza.
Saluti
Lei, per faziosità o per interesse privato e questo chi meglio di lei può dirlo, parla di piccoli orizzonti di un singolo esercente senza peraltro conoscere le regole o le norme che tutelano sia chi questi concerti li organizza sia chi è costretto a subirli.
Se le è così difficile volare alto o intravedere orizzonti che giovino alla collettività si ricordi almeno il rapporto di due a uno caratteristico della nostra persona: due orecchie ed una bocca
Lei dice: "Bene, allora se la municipale non ha tecnici che misurino il volume e non vi è stato alcun esposto preciso dei cittadini, mi dice in quale regola precisa rientra il gettare acqua dal terrazzo vicino a cavi di corrente elettrica e con passanti al di sotto di esso? "
Mi sfugge il nesso che probabilmente solo Lei riesce a trovare
Non ho mai appoggiato e men che mai condiviso chi lancia acqua o altro dai balconi per difendere i propri diritti mentre Lei mi mette in bocca cose che mai ho neanche pensato.
Esiste un problema che molti oltre a me stanno denunciando da tempo.
Il mio trasferimento in campagna potrebbe essere una soluzione per me ma mi chiedo come fanno anziani o altri che non si possono permettere trasferimenti. Ha una soluzione anche per chi è costretto per malattia in un letto? Ha una soluzone per chi non ha le possibilità economiche per trasferirsi in altra abitazione?
Continui pure ad astenersi e non dare il suo voto a nessuno, il bene della collettività ed il suo senso democratico condiviso non sembra una sua caratteristica.
" Quindi, visto e considerato che e' ormai chiaro che l'amministrazione fa ben poco per far rispettare le regole da essa stessa emanate ecco che cittadini esausti protestano e si difendono........hai qualche cosa in contrario? "
E poi: " Gli unici dotati di questi apparecchi sono tecnici dell'arpam che fanno rilievi in presenza della municipale che li chiama in virtù di precisi esposti di singoli cittadini. "
E io le ho chiesto: perchè non si fa una segnalazione precisa alla municipale invece di tirare acqua dai terrazzi? Mi vuole dire che la Municipale non risponde a tali lamentele?
La soluzione ce l'ho. Abitazioni insonorizzate, musica fino ad un certa ora, controlli da parte della polizia municipale. Stop. Acqua dai terrazzi non rientra in questa categoria, mi dispiace.
Le norme che disciplinano gli orari e i volumi massimi consentiti sono ben fatte e di per se, se rispettate o fatte rispettare, permetterebbero agli esercenti di lavorare e ai residento o turisti di stare dentro la propria casa (il che è un diritto e non una concessione).
La polizia municipale non ha le "armi" adeguate per far rispettare le regole che la stessa amministrazione emana e quindi più di tanto non riesce a fare se non qualche sporadico controllo su preciso esposto di un singolo cittadino.
Il problema è quindi chiaro anche ai meno attenti ad alcune questioni: lavori rispettando le regole e se non le rispetti te ne assumi le conseguenze; ma se la polizia municipale di senigallia non ha strumenti idonei per far rispettare le regole ecco che il gioco è fatto: vince il più prepotente o il più furbo.
La sue soluzioni?
Abiatazioni insonorizzate: costi elevatissimi
Musica fino ad una certa ora: il problema non è l'orario ma i volumi
Controlli della P.M.: può rileggere quanto sopra
Io credo invece che il modello di altri paesi turistici come spagna e grecia possa essere vincente: da una certa ora in poi la movida estiva o invernale che sia viene delocalizzata fuori dalle aree urbane
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