Senigallia, Panzini: al via il gemellaggio Italia-Argentina con il progetto P.E.R.L.A.
Almeno 30 le scuole coinvolte nel progetto per l'ambiente e la sicurezza
Dieci scuole marchigiane formano la rappresentanza di istituti italiani che, gemellati con altrettante scuole argentine, realizzeranno nell’anno scolastico che sta per iniziare le attività del Progetto P.E.R.L.A., dedicato all’educazione e alla riduzione dei rischi dell’ambiente.
Il fischio d’inizio del progetto è stato dato all’Istituto Professionale “Panzini” di Senigallia, dove si sono incontrati dirigenti scolastici e docenti delle Marche , per definire in termini operativi gli accordi già sottoscritti.
Generato dall’interazione tra la comunità umana e la natura, l’ambiente è il bene comune planetario più importante da salvaguardare. Il suo futuro si intreccia con quello delle nuove generazioni, con il capitale di conoscenze e di orientamenti culturali virtuosi determinato da istruzione ed educazione.
L’obiettivo prioritario del progetto è infatti fare di tutte le scuole che vi partecipano dei centri di educazione permanente alla sicurezza, attivi e propositivi nel loro territorio. Un obiettivo che è stato premiato e valorizzato dalla Commissione italiana dell’UNESCO, che ha riconosciuto il proprio patrocinio a P.E.R.L.A.
L’accordo di rete alla base del progetto è stato elaborato e proposto dall’associazione senza fini di lucro S.E.T.A., (Safety Education Training Agency),che ne mantiene il coordinamento generale .
Manuela Repetto, ricercatrice dell’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR di Genova, è la Responsabile della formazione in rete dei docenti e dell’ambiente di apprendimento digitale che farà da ponte al di sopra dell’oceano e nel quale si conosceranno e lavoreranno insieme gli studenti delle classi gemellate di Italia-Argentina.
Orientata verso il modello della comunità di apprendimento e potenziata dalle tecniche dell’apprendimento attivo e cooperativo, la metodologia didattica di P.E.R.L.A. rispecchia i valori della condivisione e della solidarietà, che fondano la cultura della sicurezza e ogni buona pratica di formazione alla cittadinanza.
Ai cittadini planetari del futuro sarà affidata anche l’educazione alla sicurezza dei loro genitori e di intere comunità cittadine, in occasione di incontri pubblici, feste e manifestazioni, organizzate anche per accogliere le rispettive delegazioni dei due paesi partecipanti al progetto.
Ma in classe ci sarà da sgobbare, per conoscere la varie tipologie di rischi ambientali, per descriverne e saperne comunicare le fondamentali forme di protezione, per creare immagini, video, segnaletiche, fumetti o cartoni animati, avvincenti e convincenti. Obiettivo: imparare a sentirci ospiti, invece che padroni di casa, dello spicchio di mondo in cui siamo capitati, per viverci meglio e più sicuri.
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