Guida dell’auto dopo aver fumato uno spinello, assolto in Cassazione
Per una condanna non bastano le analisi: occorre dimostrare l'alterazione dello stato psicofisico
A distanza di tre/quattro giorni dall’assunzione di uno spinello, un giovane si mette alla guida dell’auto. I carabinieri, sapendo che era un assuntore abituale, lo sottopongono ad accertamenti medici (esame delle urine) dai quali risulta in effetti una presenza di cannabinoidi nei metaboliti in ragione di 172 ng./ml.
Essendo il limite consentito pari a 50 ng/ml i militari denunciavano il giovane per guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti.
Tuttavia, dagli esiti della visita medico – neurologica cui l’imputato veniva sottoposto (come previsto dalla legge), non era riscontrato alcuno stato di alterazione psico-fisica; al contrario egli risultava vigile, eupnoico, collaborante, in buone condizioni generali, con lo stato di coscienza integro, privo di deficit mnemonici oltreché orientato nello spazio e nel tempo senza dispercezioni o segni di delirio – allucinazione e con linguaggio normale.
Per tale motivo in primo grado il giovane veniva assolto, ma il procuratore generale proponeva ricorso in Cassazione che, tuttavia, è stato rigettato con la recente sentenza del 3 settembre.
La Cassazione ha infatti affermato che le analisi delle urine erano certamente idonee a provare che il ragazzo aveva assunto sostanze stupefacenti, ma da tale accertamento non poteva dirsi dimostrata l’epoca precisa in cui tale accadimento si era verificato.
Ebbene, afferma la Cassazione, ai fini della configurabilità del reato di guida in stato di alterazione psicofisica determinato dall’assunzione di sostanze stupefacenti, è necessario dimostrare, previa analisi dei liquidi biologici dell’imputato, non solo la precedente assunzione di sostanze stupefacenti, ma anche il fatto concreto ed attuale della guida sotto l’effetto psicotropo delle stesse.
da Avv. Mirco Minardi
www.mircominardi.it
Reputo la scelta della redazione di far pubblicare degli articoli scritti da persone autorevoli e competenti in materia di giustizia e giurisprudenza, una scelta eccellente ed azzeccatissima. I miei più sentiti complimenti.
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