Giunto finalmente in discussione il “fondo famiglia” è tempo di fare qualche riflessione soprattutto sulla necessità stringente della sua istituzione.

Innanzitutto la previsione del fondo rappresenta un allineamento rispetto alla normativa nazionale – che lo prevede già dal 2010 – e a quella regionale – adeguatasi nel gennaio 2012.

Fondamentale per due ordini di motivi che in questo momento divengono vitali:

Un segnale forte nei confronti delle famiglie con l’adozione di uno strumento di spesa agile rispetto al dramma di una società che si impoverisce.

Inoltre il fondo per sua natura meno legato ai meccanismi rigidi del bilancio consente una maggiore partecipazione delle associazioni alle dinamiche di spesa secondo un modello appunto di partecipazione orizzontale che ritengo debba prendere sempre maggiore rilievo.

Sulle modalità concrete ho inteso richiedere la collaborazione e il contributo di tutti i commissari e onde favorire un’approvazione celere del provvedimento ritengo plausibile ed anzi auspicabile che il fon do costituisca una voce autonoma all’interno del fondo di solidarietà.