Ha appena diciotto anni il giovane arrestato dalla Polizia a Senigallia, nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 agosto, perché in possesso di quasi 100 grammi di hashish. L’accusa che pende su A.N., residente del posto, è di spaccio di sostanze stupefacenti per la quale è stato già svolto il processo per direttissima.

Nel corso di un’operazione di controllo del territorio e in particolare di via Giordano Bruno, zona notoriamente frequentata da spacciatori e giovani acquirenti, gli agenti del Commissariato di polizia senigalliese hanno fermato un’auto con a bordo due ragazzi, di ventuno e diciotto anni, e una ragazza, ancora minorenne.

In uno zainetto, che il giovane A.N. tentava nervosamente di nascondere, sono stati rinvenuti dagli agenti un panetto di hashish di circa 84 grammi, quattro involucri di cellophane termosaldati con due grammi ciascuno di stupefacenti e pronti alla vendita, oltre ad un bilancino di precisione elettronico, del tutto simile ad un normale iPhone. Nulla invece nella sua abitazione, perquisita successivamente dagli agenti.

Il 18enne, che ha ammesso di esserne il proprietario, ha affermato di averlo acquistato, al prezzo di 600 euro, il pomeriggio precedente da un extracomunitario di cui non conosce l’identità.

Venerdì mattina, 31 agosto il processo per direttissima: dopo la convalida dell’arresto il ragazzo è stato condannato ad un anno di reclusione e ad una multa di 2.000 euro, pena sospesa perché incensurato.